GESU'
E Gesù rivedeva, oltre il Giordano,
campagne sotto il mietitor rimorte,
il suo giorno non molto era lontano.
E stettero le donne in sulle porte
delle case, dicendo: Ave, Profeta!
Egli pensava al giorno di sua morte.
Egli si assise, all'ombra d'una mèta
di grano, e disse: Se non è chi celi
sotterra il seme, non sarà chi mieta.
Egli parlava di granai ne' Cieli:
e voi, fanciulli, intorno lui correste
con nelle teste brune aridi steli.
Egli stringeva al seno quelle teste
brune; e Cefa parlò: Se costì siedi,
temo per l'inconsutile tua veste;
Egli abbracciava i suoi piccoli eredi:
-Il figlio - Giuda bisbigliò veloce-
d'un ladro, o Rabbi, t'è costì tra 'piedi:
Barabba ha nome il padre suo, che in croce
morirà.- Ma il Profeta, alzando gli occhi
-No-, mormorò con l'ombra nella voce,
e prese il bimbo sopra i suoi ginocchi.
Giovanni Pascoli
E Gesù rivedeva, oltre il Giordano,
campagne sotto il mietitor rimorte,
il suo giorno non molto era lontano.
E stettero le donne in sulle porte
delle case, dicendo: Ave, Profeta!
Egli pensava al giorno di sua morte.
Egli si assise, all'ombra d'una mèta
di grano, e disse: Se non è chi celi
sotterra il seme, non sarà chi mieta.
Egli parlava di granai ne' Cieli:
e voi, fanciulli, intorno lui correste
con nelle teste brune aridi steli.
Egli stringeva al seno quelle teste
brune; e Cefa parlò: Se costì siedi,
temo per l'inconsutile tua veste;
Egli abbracciava i suoi piccoli eredi:
-Il figlio - Giuda bisbigliò veloce-
d'un ladro, o Rabbi, t'è costì tra 'piedi:
Barabba ha nome il padre suo, che in croce
morirà.- Ma il Profeta, alzando gli occhi
-No-, mormorò con l'ombra nella voce,
e prese il bimbo sopra i suoi ginocchi.
Giovanni Pascoli
Particolari i tuoi auguri, Claudio, discutibili per la massa dei
fedeli, in parte anche per me, che credo e 'sento' la fede non come una coperta
per difendermi dalle sventure, ma come un abito, da accettare in ogni momento,
nella convinzione che esiste una volontà divina più forte delle nostre
certezze. Discutibili,dicevo, eppure condivisibili, perché purtroppo le Chiese
non offrono l'accoglienza che si spera di trovare.Sono luoghi di espiazione
momentanea, di liberazione delle coscienze, non di rinascita effettiva, di
cambiamento,di programmi d'amore. L'esempio dovremmo darlo nel quotidiano, come
chiese Gesù, il più grande rivoluzionario della Storia.
Dovremmo... e so che é difficile... darlo in
famiglia, con gli sconosciuti che ci avvicinano, con le persone che
frequentiamo, con gli amici, che sono spesso
'belli almeno quanto gli amori'. Il Tempio é davvero molto grande. Forse
corrisponde alla vita. E nessun credente può contraddirti. L'unico distinguo
esiste nel valore dei Sacramenti. Colui che non crede e che può dare prova di
seguire le orme di Gesù più di qualsiasi 'bigotto', non conosce il valore della
Comunione. Lo sottolineo, in quanto, sin da piccola, mi sono emozionata,
ricevendo 'il Corpo di Cristo'... Il resto poteva essere rumore di fondo, ma
quel momento, vissuto in molte circostanze diverse, é sempre stato il mio punto
di contatto con la religione e con la Fede.
Ti abbraccio forte e ti rivolgo i miei umili
auguri di 'credente fallibile', che frequenta poco la Chiesa, La sceglie quando
é vuota e silenziosa, prega quando ne sente il bisogno, e frequenta il Tempio
dell'Esistenza, cercando di non inciampare di continuo... Tanti auguri a tutti.
Maria Rizzi
Non avevo letto, i vostri auguri qui. Oggi, questa sera, mi tornano come un balsamo. Giorni difficili questi per l'umanità. Facciamoci gli auguri spesso. Tanti auguri :)
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