Nel tuo sguardo
incredulo e smarrito,
c’è l’incognita di una paura immanente,
forse, già la certezza
di speranze perdute,
e l’inganno di promesse
negate
dopo un aspro calvario
di profughi giorni
peregrini nel tragitto
del tempo.
Nel tuo sguardo
incredulo e smarrito,
si distillano echi di
assordanti silenzi,
urla di parole zitte
che cercano libertà,
mentre il tempo sfalda
l’attimo che fugge
tra turbinii di
consunti ricordi
e delusioni di giorni
avari ed ormai sbiaditi.
Ed io mi perdo,
impotente,
nello sguardo dei tuoi
occhi atterriti,
nei gesti delle tue
mani, invano in alto levate,
che annaspano tra i
flutti ostili di un mare crudele,
mentre esali una ultima
flebile preghiera d’aiuto,
… InsciAllah…
InsciAllah…
Alba nel bosco
(Stupinigi, Ottobre 2014)
Nella quiete della
bruma mattutina,
scossi silenzi
abbracciano alberi spogli,
arbusti roridi di
rugiada.
e foglie ingiallite sul
sentiero.
Soffici strati di nebbie
radenti.
sono, via via,
d’improvviso falciati
dai primi raggi di luce
di timidi raggi di sole nascente.
Nell’aria, fragranze di
muschio,
tra l’erba, il gracidio delle rane,
lontano, il rintocco di una campana
che diffonde il
richiamo del Signore..
Ed io mi annullo in
quella quiete
incerto e confuso tra i
miei pensieri,
mentre cerco risposte
in quei silenzi
nella serenità di
quell’attimo fugace.
Cenno biografico
Lino D’Amico nasce a Messina nel Settembre del 1937.
Tecnico Industriale ad indirizzo meccanico.
Si sposa nel 1965 e da quella data fissa la residenza a Beinasco, cittadina
nella cintura di Torino dove vive tuttora.
nella cintura di Torino dove vive tuttora.
Ha un figlio, due nipoti di 14 e 18..
Professionalmente, per la maggior parte dell’attività lavorativa, si occupa, in qualità di responsabile, della progettazione di compressori d’aria e relativa impiantistica,operando, sia in Italia che all’estero, presso una primaria industria multinazionale svedese.
Dal 1994, data del pensionamento, impegna il tempo libero in quelle attività che avrebbe da sempre voluto coltivare ma che gli impegni di lavoro avevano impedito di sviluppare e
cioè la lettura, l’ascolto della musica classica, l’informatica ed il volontariato presso la locale Università della Terza Età dove dal 2011 ricopre La Vicepresidenza.
cioè la lettura, l’ascolto della musica classica, l’informatica ed il volontariato presso la locale Università della Terza Età dove dal 2011 ricopre La Vicepresidenza.
Dal 2002 inizia a scrivere poesie, che definisce, più modestamente. “Pensieri” e partecipa a concorsi regionali e nazionali in lingua italiana ed, alcuni, in vernacolo piemontese, conseguendo apprezzabili riconoscimenti dalla critica.
Periodici regionali ed antologie di concorsi nazionali pubblicano alcuni dei suoi “Pensieri”.
Nel 2011 pubblica, fuori commercio, il primo libro, nel 2013 il secondo e nel 2014 il terzo rispettivamente con i titoli, “Pensieri in libertà”, “Sillabe di silenzi”, “Parole…"
Suadenti, di dolce e superbo impatto espressivo, le liriche dell'amico Lino. Rispetto alle precedenti si cimenta in una cifra stilistica più lunga e articolata, che alla prima lettura può sembrare ermetica, ma in realtà apre spiragli di respiro ampio già nella seconda sestina. La prima lirica, di straziante attualità, ha potere immaginifico e poderoso potere di denuncia.
RispondiEliminaLa seconda, che echeggia Leopardi, é autentico affresco dai toni bucolici,
nel quale l'autore si perde, perché 'naufragar gli é dolce in tanto mare"...
Maria Rizzi