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domenica 7 giugno 2015

LUIGI GASPARRONI: "OCCHI E PAROLE; INCONTRO ALLA NOTTE"


Poesie di rara intensità lirica dove il verso con eufonica sonorità abbraccia gli input emotivi colorati da una natura vitale e simbolica. C’è la vita con tutta la sua polivalente significanza: meditazioni sul redde rationem in autunni decadenti; memoriale di primavere colorate di govinezza; quiete di un’anima che rapita dai tramonti sa dimenticare persino la morte:

In questa attonita pace,
al di là del tempo,
ho dimenticato per un attimo la morte (Tramonto).  

Ed è proprio la natura a farsi interprete principale di queste sillogi; un panismo di plurale valenza che si fa voce attiva e epigrammatica di un poeta tutto vòlto a concretizzare un cammino di generosa vis creativa. Un cammino che raggiunge un porto di estrema serenità, pur con una certa malinconia, dove i venti sono calmi e la bonaccia permette di guardare orizzonti con fiduciosa empatia; e dove, anche se l’azzurro è un sogno proibito, e anche se il poeta sa che la vita è il tempo prestato dalla morte, alla  fine:

E’ un miracolo
esser vivi
in questo nuovo mattino
profumato di sole (Sonno d’amore).    


Nazario Pardini









ESTATE                   QUALCOSA CHE VALE






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