Serenella Menichetti collaboratrice di Lèucade |
LE SCARPE
ROSSE
Infine
calzò quelle incredibili scarpe rosse, comprate al mercatino dell'usato.
Quella
sera di plenilunio Anna e Marco si erano dati appuntamento davanti al
ristorante la “Conchiglia”
Una
spigola al vapore con verdurine per Anna.
Pasta
allo scoglio e gamberoni per Marco.
In basso
sotto il tavolo le scarpe rosse di Anna non trovavano posa.
In
realtà loro sarebbero rimaste anche immobili, se i piedi di Anna non avessero
avuto esigenze contrarie.
Apparentemente
calma, dal busto in su, Anna portava alla bocca minuscoli pezzi di carne
bianchissima e gustosa, che masticava senza gustarla.
Marco
invece mangiava il pesce gustandolo con immenso piacere.
Ho deciso
di dare un taglio a questa storia senza senso, buttò lì Anna,
mentre poggiava lentamente la forchetta sul piatto.
Marco
deglutì, non riuscì a dire niente, il grosso boccone gli andò su e giù come in
un ascensore impazzito, infine si fermò a metà rischiando di soffocarlo.
Quando
riuscì a liberarsi, la sua gola si ritrovò ancora ostruita da un boccone, ben
più coriaceo ed amaro, del primo.
-Come,
senza senso- balbettò .Ma se fino a Giovedì andava tutto bene-
Le
scarpette rosse sorrisero, anche se nessuno le vide, e nemmeno furono notati i
piedi di Anna che si irrigidivano, grazie alla complicità della lunga tovaglia
azzurra che copriva il tavolo.
Non tutti
i giorni sono uguali Marco, oggi non va niente bene, e tu dovresti saperlo!
Io? Rispose Marco stupito.
Le
scarpe rosse, con la punta assentirono, e stavano per sferrare un calcio sonoro
sulla caviglia di Marco, quando i piedi, più giudiziosi, riuscirono a farle
desistere.
-Si
proprio tu, che pretendi di voler portare avanti questa storia con il
tradimento.-
-Brava
Anna, fatti sentire- la
incitò la scarpa destra, mentre la sinistra imponeva alla sorella di parlare a
bassa voce.
Ma cosa
stai dicendo Anna, farnetichi?
Hai il
coraggio di negare? Ebbene questa volta ho le prove, dei tuoi tradimenti.
Marco
sbiancò, mentre le scarpe sotto il tavolo si fecero di un rosso anguria matura.
Sentiamo
cosa rispondi alla domanda, se Sabato 3 Gennaio tu abbia dormito da solo.
Le
scarpe trasalirono diventando rosso carminio
-E due
giorni fa proprio giovedì, eri solo a letto?-
-Con chi
avrei dovuto essere?-
-Bene, il
nome Tatiana ed Elisa, Ti ricordano niente?
Il viso
di Marco scolorì ulteriormente, e un leggero sudorino le imperlò le guance,
tanto da farle assomigliare a due freschissime mozzarelle fior di latte.
Le
scarpe se la ridevano sommessamente.
Come
aveva fatto Anna a scoprire queste sue scappatelle, forse l'aveva seguito?
Nessuno, che lui sapesse, poteva essere venuto a conoscenza di quelle sue notti
di lussuria.
Marco
forte della propria convinzione continuava a negare.
Anna
sicura della sua, continuava ad accusare.
Lui, non
riusciva proprio a capire chi avesse fatto la spia.
Quando
Anna, gli disse chiaramente che non era il caso di mentire ancora, perché
ambedue le ragazze avevano tranquillamente confessato di essere state con lui,
Marco rimase esterrefatto e rispose-
E tu come
hai fatto a conoscerle? Come è stato possibile?
Tatiana
abita a Volterra mentre Elisa è di Viareggio.
Anna non
rispose, si alzò e lasciò Marco con il cucchiaino a mezz'aria e con la bocca
spalancata per lo stupore, davanti ad un coloratissimo dessert, che non ebbe il
coraggio di assaporare.
Le
scarpe cantavano allegre sul pavimento del locale, mentre accompagnavano
Anna all'uscita.
Impettite ed
orgogliose nel loro rosso sgargiante si sentivano fiere di aver rivelato
ad Anna, la verità.
Anna, la
loro nuova inquilina, era una brava ragazza.
Mentre
le altre, Tatiana ed Elisa si erano dimostrate un po' troppo leggere, passando
da un letto all'altro, senza minimamente pensare che sotto i letti, si
possa trovare sempre qualche sorpresa.
E le
povere scarpe dopo aver camminato tutto il giorno, non se la sentivano
assolutamente di rischiare, mentre avrebbero anelato a dormire in sicurezza,
sotto il consueto letto di casa.
Erano
state altrettanto felici di averla accompagnata a grandi passi, a parlare con
le due ragazze. Che poi si erano rivelate anche maleducate, non accorgendosi
della loro presenza ai piedi di Anna, questa se la sarebbero legata al dito
"del piede"
Certo,
lo spifferare la verità ad Anna era stato per loro evento
eccezionale, compiuto esclusivamente per un senso di giustizia.
Il fatto
di aver trascorso quel giovedì e quel sabato sotto il letto di Marco, senza
chiudere occhio, a causa dei movimenti sussultori ed ondulatori del letto,
passava in secondo piano.
Anche il
desiderio che Anna e Marco non facessero pace non era stata la causa principale
della spifferata, ma era stato dettato dal fatto che per loro
rappresentasse veramente una questione di vita o di morte. Infatti se non
ci fosse stata quella rottura, sarebbero state costrette ad una nuova insonne
notte, e questa sarebbe stata loro sicuramente fatale.
Per fortuna si
addormentarono sotto il letto sicuro di Anna, del sonno dei giusti, in pace con
tutto il mondo, delle calzature e non, per aver compiuto quella nobile
azione.
Serenella
Menichetti
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