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lunedì 7 dicembre 2015

ANTONIO ROMANELLI: "DISCORSO AL TEATRO DEI DIOSCURI"

Antonio Romanelli (nipote di Gianni Rescigno): discorso pronunciato in occasione del convegno tenutosi al Teatro dei dioscuri al Quirinale

Innanzitutto voglio ringraziare il circolo IPLAC nella persona del presidente Roberto Mestrone ed in tutti i suoi componenti. Un ringraziamento speciale va ai carissimi amici Sandro Angelucci, Franco Campegiani e Giacomo Panicucci che hanno dedicato tutto loro stessi alla realizzazione di questo progetto. Un ulteriore grazie va a tutti gli amici e colleghi del nonno, presenti e non, che in questo periodo hanno manifestato profonda stima e affetto. In particolare ricordo, con commozione, l’arrivo del Professor Vincenzo Guarracino in occasione degli Estremi Onori e le sue meravigliose parole, emblema nitido della Vera Amicizia che lo legava al nonno e della stima che manifestava e continua a manifestare per la sua Parola Poetica. Perle rare sono giornate come queste in cui l’Arte e la Poesia fanno da protagoniste nel nostro tempo, purtroppo un tempo “anfibio”, che ha relegato nel dimenticatoio la vera Cultura e che ha dato spazio, troppo, alle mode futili, ai falsi miti. Dunque sono proprio giornate come questa che proteggono la cultura e la mantengono viva e che ci fanno sperare di trovare una via d’uscita in questo tortuoso ed intricato labirinto che, bene, figurativamente, identifica la nostra epoca. Felice e soddisfatto sarà sicuramente il nonno che per tutta la sua vita aveva professato, lontano dalle conventicole che esercitano l’egemonia letteraria nel nostro paese da molti anni, la Vera Cultura, la Vera Parola Poetica, libera da ogni vincolo, pura ed assoluta nella sua Essenza. Soltanto incentivando più giornate come questa dove, ripeto Poesia, Musica, Arte, nell’accezione più intima del termine, sono le protagoniste si potrà avere la Resurrezione della cultura e allora, soltanto allora, le foglie saranno parole.
                                                                                                Antonio Massimiliano Romanelli 

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