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venerdì 18 dicembre 2015

CLAUDIO FIORENTINI: "INEDITO"

Claudio Fiorentini collaboratore di Lèucade


Non scrivo spesso poesie di questo genere, così ricche d’inganno… ma quando c’è il doppio senso, mi piace pensare che l’altro senso, quello più nascosto, è nascosto ai più ma non al poeta. L’inganno, in questo caso, è voluto… molti lettori troveranno questi versi erotici, che si sbrodolino pure in quel pensiero… sì, c’è erotismo, ma in realtà c’è altro, e altro ancora… perché questi versi sono per la Musa, per l’Anima, per Dio… sono un dialogo con il Me del profondo… come del resto deve essere l’erotismo, che fonde gli opposti…


Ora che abbiamo finito
Chiedimi di più
Consumami con il tuo fiato
Perché finire non è altro che iniziare un altro giro
E poi di nuovo chiedimi di più
Consumami le voglie, il vigore, finiscimi
E quando nulla resterà della mia energia
Approfitta di me in uno slancio fulmineo
E uccidimi senza chiedermi altro
Perché se solo un respiro
Che non sia per te
Mi fluisse dentro
Allora non sarei degno di amarti

Così finiscimi
Ora e dopo
Fino a che di me… non rimarrà che il tuo passo
  
Buona serata
Claudio


2 commenti:

  1. Una poesia che viaggia come una composizione rapsodica, una musica in stile rubato, in cui le emozioni tra il poeta e il suo alter ego dialogano, ma noi ascoltiamo solo il suono del poeta.
    Immensa l'enfasi poetica del verso
    ...E uccidimi senza chiedermi altro...
    in cui l'abbandono è amore.
    E' vero quello che i versi evocano molto di più, ad ogni lettura si compongono nuove note, ed è un finale intimo di una nota che sfuma verso il silenzio "vitale".
    Bravo Claudio!
    Un caro saluto
    Francesco


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  2. Ringrazio Nazario per questa nuova finestra su Lèucade, e Francesco per questo commento... è un onore essere dei vostri!
    Claudio

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