Lorena Turri, collaboratrice di Lèucade |
Una poesia di Lorena Turri in versi
liberi che recentemente ha ottenuto una menzione alla seconda edizione
del Premio Babuk - Proust en Italie 2016 - organizzato da
LaRecherche.it di Roberto Maggiani e Giuliano Brenna e che si trova pubblicata
nell'ebook antologico del Premio scaricabile gratuitamente dal sito www.larecherche.it
Proprio in questi giorni la Poetessa ha ricevuto la sorprendente notizia di essere risultata al Primo Posto al VII Concorso letterario "Città di Grottammare" con la "dolorosa" lirica "Chiedi del suo male atro e ferino" già presente su Lèucade.
Proprio in questi giorni la Poetessa ha ricevuto la sorprendente notizia di essere risultata al Primo Posto al VII Concorso letterario "Città di Grottammare" con la "dolorosa" lirica "Chiedi del suo male atro e ferino" già presente su Lèucade.
NEL PECCATO NON COMMESSO
Sono albero e foglia
figlia fragile della mia maternità
colei che vive
nel peccato non commesso.
Dell'antica bugia so soltanto
che ha radici al centro della terra
dove il fuoco atavico riverbera sul mondo.
Delle stagioni vivo la neve e i temporali
e il frutteto in fiore dell'amore
in sintonia col vento.
Ardo nel frutto e nel succo mi spengo.
Dormo notti arcane
in controcanto onirico
abbracciata al mio mantra di pezza.
La chiarità del risveglio
non reca mai il tuo nome:
sei tu la sillaba mancante, il suono muto.
Quel vuoto astuto d'ogni mio big bang.
Lorena
Turri
E mi vien voglia, leggendo questo capolavoro di Lorena, di invitare ad ascoltare un'Artista autentica, di quelle che hanno i sensi ammaestrati per un mondo che non è il nostro e che pochi percepiscono. Una Poetessa più vicina al sangue che all'inchiostro. Ricca di voci misteriose, che lei stessa sembra non saper decifrare, in realtà compone con ritmi e toni che danno al contenuto una ricchezza unica. Versi liberi, in questa lirica di Lorena, che mostra di saper spaziare dal metro classico, alle forme moderne.
RispondiEliminaComponendo sempre opere che lasciano spirare nella loro voce venti strani e una luce romantica, misteriosa, che è sostenuta da un sorriso e da una grande mano che gioca con un fazzolettino di trina.
"Dormo notti arcane
in controcanto onirico
abbracciata al mio mantra di pezza".
Un'Autrice dal canto quotidiano eppure epico. Dai toni appassionati e commossi eppure familiari. Una Lorena che sa stupire ogni volta di più e rivelarsi se stessa scomposta in tante forme diverse e luminose.
Sempre grazie, Amica mia!
Maria Rizzi
Grazie, Maria cara, tu sei sempre così generosa con me!
EliminaLorena
Poesia intensa che ospita nella sua fluidità metrica gli abbondanti giochi del misterioso percorso umano.
RispondiEliminaI miei più sentiti complimenti.
Prf. Angelo Bozzi
La ringrazio infinitamente, prof. Bozzi, per l'attenzione che ha dedicato a questi miei versi.
EliminaLorena