A
Chisinau, la capitale della Moldovia, invitata dalla Associazione
Italia-Moldovia, ho presentato i miei studi su Gianni Rodari, che studenti ed
insegnanti conoscevano solo nelle primissime opere, ed in particolare per le
storie di Cipollino, una delle prime opere di Rodari favolista, libro da loro
utilizzato per le letture di intrattenimento dei bambini.
Mi
sono qui incontrata con le studentesse
della scuola- liceo Dante Alighieri, specializzata nello studio della lingua
italiana, con le quali ho tenuto un mini-corso di scrittura creativa,
utilizzando il ricco laboratorio rodariano. Mi hanno seguito con entusiasmo e
vivissimo interesse, divertendosi davvero, il che ha dato la prova della loro
ottima padronanza della lingua italiana. La cosa ha colpito molto
favorevolmente anche le insegnanti presenti. Rodari è sempre magico!
La
conferenza del pomeriggio, aperta al pubblico, dal titolo “L’altro Rodari”, ha
avuto la simultanea traduzione della esperta e specialista, che ha scelto come
lingua di traduzione il russo, parimenti conosciuto, come il rumeno, dal
pubblico presente.
Ho
avuto sollecitazioni di ulteriori approfondimenti e complimenti dal direttore
della biblioteca O. Ghivu che si è riproposto la pubblicazione di un articolo
perché questo lavoro venga conosciuto anche fuori della capitale. Mi è stato
regalato anche l’unico libro di poesie, tradotto in italiano, Orfeo
rinasce nell’amore di GRIGORE VIERU (1935-2009), vissuto in Moldovia, che è considerato uno dei più importanti
rappresentanti della poesia romena contemporanea. Ne scriverò senza dubbio
qualcosa per Leucade.
Credo
si debba ringraziare l’associazione Italia-Moldavia per la meritoria opera di
presenza culturale sul territorio.
Maria Grazia Ferraris
Leggo con piacere ciò di cui, Maria Grazia Ferraris, informa i lettori di Leucade.
RispondiEliminaIniziativa lodevolissima che amplia gli orizzonti della nostra poesia, che la spinge verso est, dove la cultura poetica è molto avvertita, rispettata ed amata.
Complimenti a Maria Grazia Ferraris e lunga vita all'Associazione Italia-Moldavia.
Sandro Angelucci
Bellissima impresa! I miei complimenti alla validissima scrittrice che spesso leggo su questa luminosa isola. E concordo pienamente con quello espresso dal poeta Angelucci. Un'opera di diffusione del grande Rodari, troppo spesso sottovalutato.
RispondiEliminaProf. Angelo Bozzi
Questo viaggio culturale della Ferraris, teso a divulgare la figura e l'opera di Gianni Rodari, è un'ottima occasione per rammentare il linguaggio inimitabile ed incantato del noto, ma sottovalutato scrittore. Il linguaggio, ossia, delle fiabe, dei miti, delle leggende, dei sogni, sorretto da un pensiero magico e da una "logica simmetrica" (per dirla con Matte Blanco)profondamente diversa dalla logica classica, aristotelica, "asimmetrica", tesa astrattamente a dividere, a separare. La realtà è un "tutto indiviso" ed il linguaggio dei miti è quello che più si avvicina alla realtà. Non a caso, etimologicamente, la parola "poesia" significa "fare": termine, questo, intimamente connesso con il mondo reale. Ritengo che l'est europeo, fantasioso e sanguigno come tutto ciò che è orientale, possa essere un terreno molto fertile per l'attecchimento della poetica rodariana. Complimenti dunque alla Ferraris per quest'opera altamente meritoria.
RispondiEliminaFranco Campegiani
Grazie dei vostri consensi, cari amici...Gianni Rodari è davvero troppo poco conosciuto come autore a tutto tondo della letteratura italiana del Novecento. La sua fama, peraltro meritatissima, di autore per l'infanzia ha oscurato la sua ampia produzione letteraria e la sua poesia.
RispondiEliminaFarla conoscere ..lo ritengo un debito di giustizia "storica".
M.Grazia Ferraris
Non per insistere né per essere invadente ma sottopongo alla vostra attenzione questa poesia:
RispondiEliminaSulla luna di Gianni Rodari:
Sulla Luna, per piacere,
non mandate un generale:
ne farebbe una caserma
con la tromba e il caporale.
Non mandateci un banchiere
sul satellite d’argento,
o lo mette in cassaforte
per mostrarlo a pagamento.
Non mandateci un ministro
col suo seguito di uscieri:
empirebbe di scartoffie
i lunatici crateri.
Ha da essere un poeta
sulla Luna ad allunare:
con la testa nella Luna
lui da un pezzo ci sa stare…
A sognar i più bei sogni
è da un pezzo abituato:
sa sperare l’impossibile
anche quando è disperato.
Or che i sogni e le speranze
si fan veri come fiori,
sulla Luna e sulla Terra
fate largo ai sognatori!
Altro che filastrocche!
Sandro Angelucci
Un'esperienza di grande spessore quella di Maria Grazia Ferraris, che ci lascia l'imput per approfondire uno scrittore 'definito' per l'infanzia, che in realtà ha avuto il merito di arricchirci tutti con una scrittura diversa e, a tratti, surreale. Mi piace ricordare che Rodari amava dire di se stesso: “La fantasia fa parte di noi
RispondiEliminacome la ragione:
guardare dentro la fantasia
è un modo come un altro
per guardare dentro noi stessi”.
La sua produzione è percorsa dal dato costante del rapporto tra adulto e bambino e l’obiettivo resta sempre quello educativo, che grazie alla favola, è realizzato in modo leggero e divertente anche quando i temi sono seri e importanti.
Colgo l'occasione per abbracciare Maria Grazia, che ho avuto la gioia e l'onore di conoscere ad Abano al nostro "Voci".
Maria Rizzi
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L E T T E R A T U R A . I T
A cura di Francesco Suardi, marzo 2004
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