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venerdì 10 giugno 2016

CLAUDIO FIORENTINI: "INVITO ALLA LETTURA. RUBRICA SETTIMANALE"

Claudio Fiorentini, collaboratore di Lèucade





Ritrovarsi (la famiglia Von Sonderburg), di Maria Luisa Grandi

La vita in tutte le sue declinazioni percorre le esistenze dei protagonisti facendoceli vedere, incontrare, amare e volerli vicini ancora un po’, anche dopo la fine di questa bellissima saga, scritta più come un romanzo classico, senza la frenesia che caratterizza molti libri contemporanei. Si narra la storia di una famiglia nobile, partendo da poco prima della seconda guerra mondiale. Le vicende si sviluppano in momenti storici difficili, e i personaggi sono costretti a scegliere quello che non avrebbero mai voluto, proprio perché la storia li condiziona. Scrittura molto ricca dove i personaggi hanno vita propria e pari dignità mentre l’autrice spennella, disperde e ricongiunge gente che, evidentemente, ama fino alla follia.






Appuntamento in un non luogo, di Alfredo Carosella

Il non luogo per eccellenza, che non è il vuoto da poter riempire di vita - come potrebbe essere un parco - ma un ignobile parcheggio, un posto dove non si rimane. Ed è lì che incontriamo il protagonista, un giovane architetto che emerge dal nulla ed ottiene tutto per poi perdere tutto e cadere nel nulla, in attesa di qualcosa - l'attesa potrebbe essere il non tempo - nel non luogo.
Bellissima lettura, ottimo ritmo, istruttivo e piacevole. Molto belle le descrizioni dei volti, dei personaggi e degli ambienti, del resto l’autore è un architetto, e si capisce.






L'eredità dei Lexter, di Loredana D'Alfonso

Un giallo di ottima scrittura che narra un intreccio di traffico di organi e sperimentazioni di medicinali contro il cancro su cavie umane. Non mancano gli omicidi. Gli investigatori hanno un carattere umano e finalmente troviamo, in un giallo, personaggi con le loro fragilità. Ottimo il linguaggio, ricercato e privo di fronzoli, il ritmo intenso e serrato non lascia scampo al lettore che legge il libro dalla prima all’ultima parola senza mai fermarsi.




All'ombra del gigante, di Gianna Botti

Una sagra familiare e un ritmo mozzafiato per romanzo bellissimo che narra le vicende dei Manni, una famiglia che vive tra la Francia e l’Italia. I personaggi sono delineati con arte raffinata, e le storie narrate sono credibili ed appassionanti. Le stesse vicende potrebbero essere ambientate in qualsiasi altra epoca, dato che la scrittura si concentra solo sulla trama e sulle passioni che l’accompagnano. Il linguaggio è molto equilibrato, sebbene essenziale, le descrizioni sono scarne, ma l’autrice ha il potere di evocare le passioni più forti in punta di penna, senza mai strafare. Si rimane attaccati al libro e ai personaggi, tutti descritti con pari dignità.


Claudio Fiorentini

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