Marzia Serpi con il suo testo con accanto sulla destra Duccia Camiciotti |
Marzia Serpi con a destra Duccia Camiciotti |
Oggi è il 7 luglio, giorno in cui
ricorre il triste anniversario della scomparsa della grande e stimata scrittrice
Duccia Camiciotti.
Anno 2014
POESIA
In ricordo di Duccia Camiciotti
Vorrei
scrivere a lettere d’oro
vorrei
punteggiare di stelle
ed
avere la voce di un angelo
per
dedicarti una poesia,
e
accarezzare la tua anima.
La
vita porta via tutte le favole,
un
giorno sei entrata nella mia
ma
sono stata io a bussare,
oggi
scrivo il ricordo
che la
lacrima appanna
e non
so tradurre l’emozione
per
raccontare
quello
che io coltiverò, come un fiore.
Se nel
parlar di te
affetto
mio rinnovo
in
limpidezza d’acqua di sorgente
ancor
ti sentirò vicina,
tu che
dall’alto vedi
chi
sulla terra ancor cammina.
Mancherà
nel vocabolario
la
parola per descrivere la tua grandezza,
mi
mancherà la tua umiltà
sorriso,
gentilezza, generosità
e il
succoso frutto di un sapere
ove all’ascolto
estasiata naufragavo.
E tu,
mi hai accolta
tu sei
stata mia amica,
grazie
di aver camminato al mio fianco
grazie,
di aver creduto in me,
e
perdonami se il pensier mio
illusion
si fece
che
per te non dovesse mai finire.
Come
rosa hai lasciato il giardino
reclinando
i petali a poco a poco
lasciando
a tutti noi
la
densità del tuo profumo.
Marzia Serpi
Recensione
scritta da Duccia Camiciotti, e in seguito pubblicata sulla ultima raccolta
di poesie di Marzia Serpi dal titolo “Oltre lo sguardo”)
Marzia
Serpi, VOLO DI RONDINE, Bastogi Editrice Italiana, Foggia 2010, pp.73, € 10,00.
Il
bagaglio dei ricordi, sicuramente non collocati su di una direttrice temporale,
ben delineati quindi, rappresenta
in
quanto è, la spina dorsale ‘d’ una poetica che vuol fornire contenuti alla
scrittura. Poiché sì, tale squisita verseggiatrice, con raro senso della misura
e del ritmo, talvolta in rime asciutte ma eufoniche ed evocatrici, avvolge gran
quantità di argomenti, mai permettendo che l’uno prevarichi sull’altro. E molto è possibile decrittare in questi
limpidi versi: il sociale e il personale, la morale, l’etica, il costume etc. E
nulla osta che si giunga alle soglie della trascendenza, sempre in quella, sia
pure arcana, disinvoltura che talvolta simula semplicità e discorsività. Ma stiamo
attenti al valore di tale “simulazione”, che forse non è espediente poetico
quanto mera spontaneità. Fatto sta che, arriviamo senza averne sentore ad
altezze non facilmente raggiungibili. Dal figurativo al narrativo, dal quadro
alla vicenda, il passaggio è sempre equilibrato, armonioso. Ma i sentimenti,
forse, oltre il pensiero e la concezione del vissuto, della teoria che sostiene
la pratica, fanno da substrato ad una poetica che senza parere s’ addentra nei
sentieri dell’anima e di ciò non si vergogna anche se non ostenta o sbandiera,
ma penetra a fondo nella psiche del fruitore che così se ne innamora. Come fulcro a mille raggi, come forza multidirezionale è questo sentire che
tutto abbraccia, e così trasvola da
individui-pappagalli, a beneamati
ascendenti, da vicende umane a profili d’ animali, come su di un NIENTE che è un TUTTO, su di un
mistero che certamente si teme, ma non
perde per questo la sua metafisica nemmeno se configurato in un misterioso
Nulla, né l’ironia pungente e radicata
nel disincanto di certa realtà, fa qui
difetto, come la saga popolare toscana, storicamente finalizzata alle più salienti celebrazioni..
E in quest’ambito vince una sorta d’ ancestrale coralità,. che tuttavia risulta
quasi ineguagliabile, perché passata al vaglio d’un talento non comune.
Duccia
Camiciotti
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