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mercoledì 4 gennaio 2017

LIANA DE LUCA "MIRA...MARE"





MIRA…MARE

Anche tu mi hai deluso, anche tu!
più non mi avvolgi nelle tue braccia
con ondeggiante fervore
mentre ci sorvola indifferente
la croce bianca di un gabbiano.
Giovani corpi occhieggi sulla spiaggia
in attesa di facili prede
da corteggiare col gioco dei pesci.
La linea d’ombra si fa più vicina
e più cupo l’azzurro all’orizzonte.
Sempre più rassomigli a quel sudario
in cui vorrei terminare i miei giorni.
Ma forse questo è il tuo ultimo dono:
Impossessarti per sempre di me.

 Liana De Luca

Da NUOVO CONTRAPPUNTO, anno XXV n. 3 
luglio - settembre 2016



2 commenti:

  1. Senso di sconforto? Disperazione? Leopardiano smarrimento?
    Si, ma - come per il recanatese - è "dolce" naufragar nel suo mare, così - per la De Luca - è "l'ultimo dono" quello che le fa il mare stesso cercando d'impossessarsi "per sempre" di lei.
    La Poesia si ascolta prima per ciò che non lascia scritto.

    Sandro Angelucci

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  2. Mi unisco all'Amico Sandro nel definire il lirismo della De Luca 'da ascoltare più che da interpretare'... eppure la metafora de 'la croce bianca di un gabbiano', mi trafigge. Un Gesù del mare, nel Suo sudario di solitudine, di inquietudine, di paura... forse per un mondo che non conosce più risacche, ma solo tempeste. Mi perdoni l'Autrice questa digressione. I suoi versi sono di bellezza fulminante. E la ringrazio!
    Maria Rizzi

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