Francesco Csuscelli, collaboratore di Lèucade |
Ho
visto un fanciullo correre tra i colori
della
campagna sugli argini d’un ruscello
dove
sedeva ad ascoltare la voce
dell’acqua
e respirare i primi fiori dell’amore.
Ho
visto un giovane nella vigna del padre
raccogliere
l’uva della sua amata terra
e
andare via dopo il banchetto familiare
lasciando
i pampini indorati dal tramonto.
Ho
visto un uomo ritornare ad osservare
l’immensità
del mare e i barbagli delle onde
interrogando
il vento sulla rotta verso Lèucade.
Ho
sentito l’emozioni del suo cuore
e
la profondità della sua anima
nel
canto dell’assenza.
E
quanto stupore sommoveva
quando
nelle pigre ore di luglio
passeggiava
tra i sentieri della natura.
Ho
letto tutto questo nei versi
modellati
con mani e sentimento
legate
con corde di liuto che suonano
per
mano di Saffo nelle evasioni
tra
terra e infinito.
Ho
nei miei occhi la sua meraviglia
nel
cuore l’eco del suo canto
e
sul tavolino i suoi libri pregnanti
del
succo liquoroso spremuto dalle sue vene
fonte
d’immortale musicalità
Bello questo canto dedicato al Nostro Timoniere, e mi complimento vivamente con l'autore. " Ho sentito l'emozione del suo cuore/ e la profondità della sua anima/ nel canto dell'assenza "; così, il titolo di una Sua silloge è diventato un verso di detto canto. Encomiabile tale traslazione. Per me questo è il verso più bello dedicato al Nostro Maestro che il sottoscritto ammira si per la sua arte poetica,di critico obbiettivo e partecipe ma anche e soprattutto per la Sua magnanimità,mitezza,acutezza mentale, signorilità... ; il Suo essere uomo. Complimenti Casuscelli e infiniti auguri al N/s amato Prof. Pardini. Pasqualino Cinnirella
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