IL
GABBIANO
Non sa
dove posarsi
l’inquieto
gabbiano,
di notte,
che
segue la schiumosa scia della nave
e non
sa perché la segue,
come l’uomo
il suo destino.
Forse è
per quelle note di swing
che escono
di sottocoperta,
dove ballano
le belle signore
e il
negro al pianoforte leva
il suo
canto di nostalgia?
Forse è
perché nella pupilla nera
gli è
rimasto il giovane mozzo
che
con mano amica gli porgeva
grani
di mais?
Forse è
l’amore di terre lontane
ancora
ignote ai suoi obliqui voli?
Non sa
dove posarsi
l’inquieto
gabbiano,
fatto
a immagine del cuore.
Da NUOVO CONTRAPPUNTO. ANNO XXV N° 3. 2016
Nel leggere la lirica di Silvano Demarchi ho ripensato a lungo a Cardarelli e ai suoi "Gabbiani": "non so dove i gabbiani abbiano il nido / dove trovino pace" . Il nostro Autore dona a questi uccelli inquieti, privi di nido, figli del mare e del cielo, un amore per il swing, che li spinge a seguire le navi, a intonare il loro canto, non il loro pianto, sulle note della saudade intonata da mille pianoforti. E dà loro connotati speciali. Non si posano, non hanno pace, perchè 'fatti a immagine del cuore.". Il cuore, in effetti sa essere libero, anarchico, senza fissa dimora, come questi volatili, che dominano l'azzurro e
RispondiEliminafiniscono per 'naufragare in burrasca' - Cardarelli.
Originale e struggente. Grazie.
Maria Rizzi