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mercoledì 7 giugno 2017

GIUSY FRISINA: "ROSSO MARE"


Giusy Frisina,
collaboratrice di Lèucade


ROSSO MARE

Il mare oggi mi ha mostrato il suo sangue vivo
per le ferite inferte dal sole
sul tessuto amaro bluastro del suo tramonto

O forse sfoggia il suo frammento prezioso
d'oro rosso- smalto di fata  ramata
che ora oscilla nello sguardo stregato
ed é forse solo negli occhi intenti
e  struggenti di  luce che esplode
prima di fuggire

Poi sono lastre di fuoco sull'onda
che  sembra fermarsi per sempre...
Ma è morte infinita soltanto
il suo non poter morire

Giusy Frisina

1 commento:

  1. Versi che sembrano aprire un teatro dove morte e vita s’incontrano all’infinito. Sono vivi, Giusy, il tuo sole e il tuo mare: l’uno ha fuoco che al tramonto ferisce, l’altro è bagnato di sangue e le ferite accoglie come fossero frammenti d’oro da regalare ad occhi “struggenti di luce”. E c’è chi esplode e fugge, ma non sai se a farlo è una luce o una “fata ramata”. Sì c’è vita e c’è morte infinita nell’onda coperta di lastre di fuoco, in quell’onda che sembra fermarsi ma non può, perché non può morire.
    Per la tua poesia un piccolo omaggio; per te, se vuoi, un abbraccio grande
    Rosellina

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