Maria Grazia Ferraris, collaboratrice di Lèucade |
La
casa editrice Helicon ha pubblicato nell’ agosto 2017 il DIZIONARIO CRITICO
della Nuova letteratura italiana. Presenta più di duecento autori- narratori
poeti e saggisti-di cui un terzo donne
La
caratteristica, certamente straordinaria e forse unica, di questa antologia
critica, curata da Marino Biondi, Giancarlo Quiriconi, Silvio Ramat per
l’edizione Helicon, è la mescolanza (secondo l'ordine alfabetico) o
l'accostamento, se si preferisce, in posizione paritaria, non soltanto e non
tanto di poeti con narratori o saggisti, tra i quali resta comunque la
differenza del genere letterario, quanto di scrittori appartenenti alla linea,
per dir così, ufficiale e nazionale della letteratura e alla sua storia, fino
agli anni Settanta-Ottanta, con gli scrittori contemporanei ancora non
codificati o addirittura esordienti, ma già conosciuti, una immersione nel
presente “una istantanea sulla letteratura di ieri e di oggi… uno zibaldone. Un
saggio sulla lettura, il nostro canto libero”.
I curatori:
Marino Biondi professore associato di «Storia della critica e della
storiografia letteraria» nella Facoltà di Lettere dell’Università di Firenze,
ricercatore presso la Cattedra di Letteratura Italiana nell’Istituto di Lingue
e letterature neolatine fino all’anno accademico 1991-1992. I suoi studi sono
stati prevalentemente indirizzati all’area ottonovecentesca, fra storia della
letteratura e della cultura, con particolare attenzione alla storiografia
letteraria(La provincia e la sua ombra.
Uomini e luoghi del Novecento letterario, Vallecchi, La tradizione della patria I, II, Letteratura e Risorgimento, Roma, Cronache. Da Dante ai contemporanei, Le
Lettere); Giancarlo Quiriconi, già
ricercatore presso l’Università degli Studi di Firenze, insegna letteratura
italiana moderna e contemporanea presso l’Università degli Studi Gabriele
D'Annunzio di Chieti-Pescara. Tra le sue pubblicazioni: I miraggi, le tracce. Per una
storia della poesia italiana contemporanea (Jaca Book
1988); Luoghi dell’ immaginario
contemporaneo. L’io, l’altro, le cose (Bulzoni 1998); Il discorso discorde. Voci e figure dell’inquietudine novecentesca
(Carabba 2004); Silvio Ramat, poeta,
fiorentino di nascita e di formazione,
professore emerito dell’università di Padova, dove ha insegnato letteratura italiana contemporanea
dal 1976 al 2014. La sua bibliografia di critico include: L’ermetismo (La Nuova Italia 1969); Storia della poesia italiana del Novecento (Mursia 1976); Protonovecento (Il Saggiatore 1978); L’acacia ferita e altri saggi su Montale
(Marsilio 1986); Citando e recitando
(Le Càriti 2012); Lungo le bianche strade
provinciali (Il Ponte del Sale 2013), Memoria
e letteratura (Moretti & Vitali 2011); La dirimpettaia e altri affanni (Mondadori 2013).
Il
volume si apre con tre interventi critici dei curatori: La parola del moderno tra cielo
dell’essere e inferno dell’esistere di G. Quiriconi, La
poesia italiana al principio del xx° secolo di S. Ramat, Letteratura
romanzi fiabe critica cronaca politica di M. Biondi.
Alcuni
profili (ma molti meriterebbero di essere citati) sono particolarmente
interessanti, come quello di Giuseppe Culicchia e l’antologia Paperbang
visionata da P.F. Tondelli, (precursore del movimento letterario pulp italiano
dei “Cannibali”), il gruppo sperimentale iconoclasta novecentesco formatosi
dopo gli anni Sessanta intorno al Gruppo 63, caratterizzati dalla comune
volontà di rinnovamento letterario e di provocazione morale, che ha poi visto i
protagonisti muoversi su diverse divergenti strade: Niccolò Ammaniti, Aldo Nove, Enrico Brizzi, Isabella
Santacroce, Tiziano Scarpa e i suoi registri narrativi..., cui è dedicato uno
spazio significativo e ben documentato nell’ambito della sperimentazione
italiana.
Interessante
anche l’accostamento di alcune scrittrici come Sveva Casati Modigliani, Susanna
Tamaro e la prima produzione di Margaret Mazzantini in cui si ricerca
l’aggiornamento del tema sentimentale,<il melodrammatico> e l’evoluzione
del genere rosa, che risale a Liala, al
romanzo d’appendice, e che si rivolge ormai consapevolmente e con
disinvoltura a un’utenza vasta e mista, non connotata sessualmente.
Altri
sono autori noti, famosi nei generi letterari praticati, che ci hanno lasciato
da poco: M. Luisa Spaziani, Giovanni Raboni, Antonio Vassalli, Antonio
Tabucchi, Elio Pagliarini, Mario Luzi, Giovanni Giudici, Luciano Erba, Carlo
Fruttero, Giorgio Faletti, Andrea Zanzotto, Valentino Zeichen…
Alcuni
sono collaboratori storici del blog Alla volta di Leucade: Edda Conti,
Carmelo Consoli, Carla Baroni, Anna Magnavacca, Rodolfo Vettorello…..
Sono
lieta di far parte anch’io del dizionario con un ricordo delle mie
pubblicazioni di critica letteraria , di prosa e di poesia, con un breve,
misurato profilo critico che riporto:
“scrittrice versatile e poliedrica, che sa
spaziare dal saggio alla narrativa, alla poesia, attenta studiosa della
scrittura femminile, nei saggi sa mostrare gli snodi fondamentali di importanti
personaggi storici e situazioni in cui si attualizzano miti e archetipi che
danno spessore e significato al presente, nelle liriche sa coniugare
l’espressione più intima e introspettiva alla considerazione di un comune
destino umano. Sempre attenta alla coerenza filologica, la scrittura di M.
Grazia Ferraris si connota per i molteplici ambiti in cui sa trovare
espressione. (C.V.)
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