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martedì 19 settembre 2017

POETI ALL'ENOTECA LETTERARIA VIA QUATTRO FONTANE

Presso la sede dell' IPLAC a Roma negli spazi dell' ENOTECA LETTERARIA  di Via QUATTRO FONTANE, 


lo scorso 16 settembre 2017 si è svolto con grande successo l'incontro poetico dedicato a cinque tra i più interessanti nomi della scena letteraria contemporanea: ANGELO ANDREOTTI, SANDRO NGELUCCI, SHEIBA CANTARANO, UMBERTO VICARETTI, ANNA VINCITORIO protagonisti del libro "INCHIOSTRI DIGITALI" edito da Blu di Prussia. Nell'introduzione alla raccolta, l'editore Eugenio Rebecchi sottolinea come in queste pagine si possano trovare stili e ritmi diversi con cui ciascun autore ha saputo 
raccontare stati d'animo presenti e passati. Successivamente alla presentazione dell'antologia condotta da MARIA RIZZI, ciascun poeta ha declamato tre poesie a scelta della raccolta regalando una piccola parte di sé, dei propri pensieri e stati d'animo al pubblico presente. Nei versi leggeri e avvolgenti, intensi e vibranti in cui si rincorrono i colori della 
vita tra speranze e nostalgie, attese e paure, è racchiuso il sentimento per la natura attraverso il tempo del cambiamento dove ritrovare altro da sé. E' la natura per tutti e cinque i poeti motivo di incontro e ascolto, di ispirazione e racconto per esplorare luoghi lontani e toccare un possibile 
domani dove il finito incontri l'infinito, fino a perdersi in esso. Accanto alla  natura è l'uomo che ad essa si lega e in essa ritrova il respiro della vita con le sue luci e ombre che vibrano in queste liriche dove si parla di affetti da recuperare, di gioie da condividere e di richiamo verso le proprie origini dove inizio e fine si ritrovano. Questo grazie alle diverse sfumature e cromie che la natura riserva: dalle ginestre di cui parla Sheiba Cantarano in "Dall'isola, il mese di giugno" dedicata alla splendida Ponza, 
alle immagini che descrivono la bellezza del paesaggio innevato restituite dai versi di Angelo Andreotti nella poesia N° IX, dai voli delle rondini che descrivono i percorsi della vita dolci e amari come suggerisce Sandro Angelucci in "Saranno i voli" all'immagine dolce e commovente che Umberto 
Vicaretti in "Dorme la mia città" restituisce della sua città l'Aquila 
pronta a risorgere come l'Araba Fenice. Per poi immergersi nella sera illuminata dagli argentei ulivi, mentre "timida in cielo si leva una falce di luna" come descrive Anna Vincitorio nella sua "Rondini". Le emozioni che i cinque autori restituiscono attraversano le liriche dove prendono forma i luoghi fisici e metafisici di una natura che mostra i suoi volti intensi e 
solari, malinconici e misteriosi, creano una nuova occasione per ritrovare l'abbraccio tra l'uomo e la natura, il suo essere finito e l'infinito che abita in quei volti che lasciano sperare un oltre. Loredana D'Alfonso con la sua voce intensa e decisa, delicata e talora sussurrata a seconda dei ritmi e delle pause dei versi,  ha messo in luce ancor più la bellezza racchiusa nel cuore 
e nel pensiero dei poeti che come pochi hanno saputo ascoltare i ritmi della vita tra terra e cielo ad abbracciare con lo sguardo l'infinito.


                                                                     

Silvana Lazzarino
I suoi articoli sono presenti su : romacapitalemagazine.it/segnalazione 
eventi/ a roma- inchiostri digitali
e su

http://www.youreporter.it/gallerie/INCHIOSTRI_DIGITALI_PRESENTATA_L_ANTOLOGIA_POETICA/#1

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