Valeria Serofilli, docente, scrittrice, critico, saggista |
Nota di lettura al volume di Domenico Cipriano che Valeria Serofilli avrebbe dovuto presentare con il prof.Panella lo scorso venerdi all'Ussero ma che non è stato possibile per indisposizione.
Nota
di lettura al volume L’Origine ( Arcolaio, Forlì 2017) di Domenico Cipriano
"L'origine",
la nuova raccolta matura e solida dello scrittore irpino Domenico Cipriano,
edita da Arcolaio di Forlí, inaugura la Collana Φ diretta da Gianluca
D’Andrea e Diego Conticello.
Ben
lungi dall'essere un consuntivo letterario ed esistenziale (anche considerando
la giovane età dell'autore), "L'Origine" ė tuttavia un momento di
riflessione, una sorta di pausa lungo il cammino in cui l'occhio, pur essendo
rivolto in avanti, in realtà guarda all'indietro, o meglio ad un bivio ideale
in cui passato e presente si incontrano e si confrontano.
La
scrittura di Cipriano è precisa e chiara. Non ama le metafore astratte e
impalpabili, preferisce i dati, perfino i numeri, le date, gli anni. Un modo
per confrontare passato e presente, i vivi e i morti, l'origine e la fine.
Anche le citazioni e le epigrafi sono orientate a questo scopo: si parla del
mistero della vita, della lotta di chi sopravvive, della pace riservata
solamente a chi è morto.
Cipriano
conduce il lettore a seguirlo in questa sua escursione attraverso il tempo e
attraverso il modo di sentire.
Recita
la lirica posta ad esergo della raccolta, a cui il corsivo conferisce
particolare rilievo quale fosse una sorta di voce interiore:
Io
sono
tutte
le terre che ho visitato
anche
se da una sola
ho
preso vita.
Lì
è
rimasta ferma una ferita
per
ogni passo
trascinato
stanco
per
ogni sguardo
che
non mi riconosce.
E
sono tanti i segni sul mio corpo
che
ha tracciato la poesia
di
chi
non
ha più un luogo
e
chiede asilo.
Anche
il ritmo dell'ascolto è suggerito, anzi indicato, con riferimenti a brani
musicali puntualmente annotati ad ogni capitolo.
Si
parte da considerazioni ab ovo, sulla origine del mondo, e si arriva a temi
attuali, cari all'autore e alle tematiche che gli sono proprie.
La
sofferenza dell'uomo schiacciato dalla sorte, dal destino, quello che umilia
gli ultimi, i più fragili.
Non
è indicata una soluzione né uno sbocco, una via di uscita. Si parla della
tenacia, della vita quotidiana, quella di eroi senza nome, sconosciuti, quelli
che combattono per la dignità e per la sopravvivenza.
Un
libro intenso, che costuitisce un ulteriore passo dell'autore sulla strada
coerente dei temi a lui cari di impegno e di riflessione sulla società e
sull'individualità dell'uomo.
Valeria Serofilli
Ringrazio Nazario Pardini per la sempre gradita ospitalità accordata agli eventi di AstrolabioCultura e rinnovo l'invito agli Autori ed Autrici interessate ad un inserimento nel calendario di presentazioni letterarie al caffè storico dell'ussero di Pisa a contattarmi per email al nuovo indirizzo:
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