La poesia ha vinto il primo premio nel
Concorso Scriveredonna promosso dalla Neos Edizioni di Torino
Carla Baroni, collaboratrice di Lèucade |
La
pozione
Mi
dissero di fare una pozione
con
spicchi d'aglio e del rosmarino
e di
qualsiasi avrei rubato il cuore
fosse
un sultano o un povero tapino.
Io,
che son per natura fantasiosa,
con la
speranza d'esser presto sposa
ci
aggiunsi un po' di sale e della menta
foglie
di salvia e un pizzico d'alloro
e
scorza di limone grattugiata
e
lieta assai di questa mia pensata
cosparsi
il tutto sopra un bel cappone.
Il
successo fu grande, non lo nego,
però
ancora adesso non mi spiego
perché
il giovane bello ed aitante
ch'era
l'oggetto della mia passione
mi ha
messo a far la cuoca al ristorante.
Sei davvero incredibile Carla! Le tue liriche si distinguono per l'umorismo e la musicalità, che riesci a conciliare con rara, magistrale destrezza. Non so cosa sia l'invidia, conosco solo l'ammirazione e so che tu rispecchi il genere di Poetessa che vorrei essere. Sopra gli schemi, vera, sanguigna, ironica... Complimenti per questo ennesimo affresco e perdona se spesso non riesco a commentarti. Ti leggo. E ogni volta sono accanto al tuo talento...
RispondiEliminaGrazie di cuore per queste lezioni.
Maria Rizzi
Caro Nazario, grazie di avermi pubblicato sul tuo blog. Molti si meraviglieranno che una poesia così possa aver vinto un premio ma il concorso verteva proprio su un testo che facesse perlomeno sorridere e probabilmente il mio successo è dovuto alla scarsità delle partecipanti.
RispondiEliminaCome sanno coloro che mi seguono un po', io sono una grande sostenitrice del fatto che la poesia è un genere letterario a trecentosessanta gradi capace di esprimere un ventaglio infinito di sentimenti compreso il riso. Se ho suscitato in qualcuno un po' di buonumore ho già raggiunto lo scopo. Grazie ancora
Carla
Versi giocosi e ironici, certo piacevoli, che mettono in evidenza un lato del carattere di Carla, quello ridente e leggero.
RispondiEliminaRispondo con qualche verso:
«S'io non avessi, Carla, il raffreddore
con febbre e con dolori a tutto spiano
ai tuoi versi farei sapido onore
perché ti stimo. Il tuo canto è umano
e nella tua "cucina" in tutte l'ore
c'è un bricco d'ironia su un ripiano.»
Pasquale Balestriere
Cara Maria, è un peccato che il filtro imposto dalla maleducazione di qualche sconsiderato impedisca l'immediatezza della risposta. Comunque le tue lodi un tantino esagerate mi hanno fatto un piacere grandissimo e te ne sono infinitamente grata. La poesia, adesso, è l'unica mia ragione di vita e sentire che qualcuno l'apprezza mi riempie di gioia, mi fa sentire non completamente inutile. Grazie ancora.
RispondiEliminaCaro Pasquale, grazie del commento scherzoso che apprezzo molto perché assolutamente in sintonia con il mio testo. Chissà se l'altro componente del Trio, così abile nei versi,vorrà scrivere anche lui qualcosa di divertente:basta prenderci la mano.Forse per me è più facile per una lunga tradizione familiare: mio nonno era sempre quello che faceva il commento strettamente in metrica e in rima ad ogni fine pranzo conviviale, mia madre -sua figlia - scriveva sulla "Nuova Ferrara" testi satirici con tutti i crismi della poesia sulle notizie politiche del giorno. Spero che dopo un panegirico così CANAPA si ricomponga. A te di nuovo grazie.
Carla
Anch'io, cara amica, ho lavorato,
RispondiEliminacon foglie d'alicanto e rosmarino,
ho messo l'acqua al fuoco e ho preparato
una ricca pozione; ho esagerato
e quello che è venuto, lo confesso,
è stato un ribollire di emozioni,
che mi ha tenuto per tre giorni a letto
a sognare le antiche eccitazioni
che provavo una volta da ragazzo
e che ora non fanno più di un mazzo
Con la presenza adesso del più tosto
RispondiEliminail trio fenomenale è ricomposto
ché tutti uniti insieme nella gloria
noi passerem, passerem alla storia.
CANAPA