Franca Donà, collaboratrice di Lèucade |
C’è
una valigia aperta
Una valigia ancora aperta
il rimpianto lasciato dalle cose
quel senso di vuoto “ lo senti vero?”
Era la morbidezza delle forme
a colmare fino in fondo il vano
il bacio delle suole strette insieme
da un laccio con il gusto della terra.
Chissà quando se ne andrà
-ma se ne andrà?- il ricordo
trattenuto dentro al guscio vuoto.
Basta trovare un indizio,
un frammento di tempo
il biglietto d’un bus stropicciato
un carta a ventaglio “Hotel tal dei tali”…
basta ritrovare il momento, un oblò
una via di nuvole bianche, una strada
e i sorrisi incontrati, un sorso di
vino
un rossetto ciliegia buono da bere,
il profumo che dà un senso alla vita.
Franca Donà
Parole che nascono dal cuore, dal vuoto nostalgico di una valigia. E la tristezza sa diventare dolcezza, poesia, quando racconta di un qualcosa, che come un laccio di scarpe, ci lega tutti, nel cuore e nella mente. Sa diventare dolcezza di un ricordo, negli immancabili elementi naturalistici, tipici della poesia di Franca. Bisogna avere labbra per assaporare, e occhi per guardare, al di là dei limiti della mente, che non può avere sensazioni, se non le immagini di odori tramandati. Complimenti Franca. Emanuele Aloisi.
RispondiEliminaGrazie Emanuele, i tuoi commenti sono preziosi e sempre molto graditi. Franca
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