Franca Donà, collaboratrice di Lèucade |
Una sentita e
trepidante poesia dove la natura con tutta la sua fragranza dà al sentimento
punti d'appoggio solidi e all'anima la concretezza di una vicenda che tende a
farsi esplosiva nella sua dolcezza. Tutto si armonizza in un verso di euritmica
sonorità; in un verso che abbraccia con la sua sinfonia un amore potente come
la vita, come il prosieguo di un cammino: tutto ciò che diamo perché il nostro
esistere possa reificare palpiti e armonie di quelli che ci seguono: AMORE,
VITA, NASCITA, SPLENDORE DI UN NUOVO AVVENTO...
Nazario
Le
rose che nascono
(a
Lavinia)
Guardo nascere le cose, e il
mattino
ha il canto delicato della rosa in
boccio
l’oro alla tua nuca, biondo nido
d’uccellino
e il pulsare lieve sul tepore della
pelle
dove si posano intimi i pensieri e
il bacio.
Questo giorno ancora lucido di sogni
ha l’aria fresca dei tuoi occhi,
indugia
e conta lieve, sulla punta delle dita
il tempo
ancora prima di quest’alba che ci piove
addosso.
Tutto in te ha il disegno della vita.
In te racconto il mio vissuto e leggo
il sogno.
Sei il fiore che profuma d’innocenza.
Sei il sorriso che lenisce l’amarezza.
Sei il giorno che verrà, anche quel
domani
in cui sarò – un bacio - dentro al tuo
ricordo.
Franca
Donà
Grazie, come sempre, al Prof. Pardini per la meravigliosa capacità di comprendere gli stati d'animo, la fragilità, la forza che sta nel nostro scrivere di noi. In fondo la poesia sta nel saper cogliere l'attimo e tramutarlo in parole, per lasciare quel - bacio - come traccia della nostra vita, in un futuro non più nostro. Un augurio di buona vita - poesia a tutti. Franca
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