Rita Fulvia Fazio, collaboratrice di Lèucade |
Questo
mio viaggio, ritmato, della Sua splendente raccolta poetica "Cronaca di un
soggiorno" ha, oggi, lo sguardo proiettato nel cielo azzurro -ivi, stormi
di rondini e nuvole di gabbiani sorvolano il blu del mare, alcova di splendide
barche; di chi veleggia di bolina cavalcando marosi spumeggianti e ritorna di
gran lasco in fuori e poi dritto al porto con le vele a farfalla, surfando
sulle onde in poppa- e si libera nelle due note a seguito.
La copertina "Il Borgo di Lari", della scuola dei "Macchiaioli", l'omaggio al fratello Sauro, rappresentativo dell'indissolubile legame, più volte ripreso in poesia, trovo ben s'integri con l'animo ricco, concreto e di manifesta verità del poeta Nazario Pardini.
La copertina "Il Borgo di Lari", della scuola dei "Macchiaioli", l'omaggio al fratello Sauro, rappresentativo dell'indissolubile legame, più volte ripreso in poesia, trovo ben s'integri con l'animo ricco, concreto e di manifesta verità del poeta Nazario Pardini.
La Sua
"Cronaca di un soggiorno" s'illumina di un paesaggio energico
narrativo di ordinata memoria storica e autobiografica
e di attualizzata classicità "Nausicaa sulle rive del Serchio",
" Eco e Narciso".
La
magistrale fresca e agile architettura di immagini si fa corpo di genuina e
onesta vertigine del pensiero e del sentimento che s'inerpica sui fascinosi
sentieri creaturaIi (seme, zolla, fiumi, piante, volatili, cieli...) e spicca
il volo nell' azzurrità stilistica del verbo (labor limae ... significanti) e
della melodia in cui l'assenza- presenza diviene ricordo e sogno, equilibrio e
rispetto -" La scala"- "Ricordare... se il pensiero... l'anima
ferito da mancanze" "E io attendevo risuonassero le note musicali...
...Giù la pila... Sospiri di bonifica lasciando per i tramonti tracce di
illusioni." "Non è certo un ricordo ...è soltanto
un'attesa.".
Si fa pur
voce, in prima persona, di viva affettività "Ti sento vivo, padre.";
ma inoltre, voce commovente e pulsante "A colloquio con il
padre. Il sogno"; e coinvolgente "La mia casa"; o sensibile,
disincantata speranza in "La voce magra di mia madre", " La mia
isola"; o presenza realistica "In memoria delle Foibe",
"Al pianto della storia", "Se buio"; o realismo "I
corsari"...; per ricordarne alcuni.
È così
pulsione di vita, eros, thanatos... il processo ispirativo tratto dalla libera
emozione poi meditato, decantato e oggettivizzato attraversa, in trasparenza,
l'integrità della Sua umana levatura creativa sciogliendo, in una tensione di
fedeltà alla parola preziosa, espressa nella misura giusta e nella compiutezza
musicale, il Suo amore per la Poesia di verità esistenziale.
Quant'altro,
della fine e ampia tessitura del Suo accorato canto, resta nel cuore di chi,
come me, l'accoglie con grazia e gioia.
"Quietudine"...,
bellezza.
Rita
Fulvia Fazio
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