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mercoledì 22 agosto 2018

ALDA MAGNANI: "NEL SOVRANO RESPIRO DEL SILENZIO"


Nel sovrano respiro del silenzio

Le Dolomiti, assorte gigantesse
di pietra nobiliare,
sembrano praticare l’ambizione
d’esser sé stesse in ogni circostanza:
il sole dell’estate non contagia
la gelida imponenza di quei monti
e i chiarori di lune maliziose,
vellicando le rocce di quei picchi,
ne mettono in risalto i bei profili.

Lassù ho sostato in valli di smeraldo
cinte da dentature di dolomia
visitate da varie prospettive
e addolcite, nei giorni più sereni,
da sovrastanti nuvolette candide
messe come puntini sulle i
dalle brezze di quota.

\ Mi sono ristorata dall’usura
dei giorni più roventi andando
alla pacifica per baite e malghe
respirando mattini luminosi
rispecchiandomi in laghi cristallini
in piccoli affluenti d’acqua vergine.

Ho dialogato con rododendri in boccio,
con azzurre genziane adolescenti
e nel sovrano respiro del silenzio
ho sentito che attorno c’era Dio.

 Alda Magnani


2 commenti:

  1. Non posso e non voglio commentare me stessa, ma desidero dire un caloroso grazie a Nazario che mi ha ospitato in Leucade.

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  2. Cara Alda, oso commentarti io... Trovo che il tuo canto dedicato alle Dolomiti sia un esempio superbo di rapporto di unione con gli elementi della natura. La tua lirica non può definirsi un'ode di leopardiana memoria, piuttosto evoca gli autori cileni,con la loro tendenza a esaltare i prodigi della natura ordinaria, l'essenziale sanità degli aspetti naturali dell'esistenza. I tuoi versi potrebbero dirsi ispirati a un sentimento panico e da un misticismo autentico, che si rivela nell'ultimo verso ed è pura epifania esistenziale.
    Opera di altissimo spessore. Ti ringrazio e ti stringo.
    Maria rizzi

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