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domenica 21 ottobre 2018

FRANCA DONA': "SEI TU LA MIA CASA"



Franca Donà,
collaboratrice di Lèucade

Ho scritto questa "poesia" pensando a Genova e alla povera gente che ha dovuto abbandonare le case (su cui incombeva un ponte) e che da anni conviveva con quest'ombra grigia sul capo, oltre i vetri, ed ora che il ponte è crollato e dalla finestra si vede "finalmente" il cielo, è costretta a lasciare la casa, gli affetti, i ricordi. Forse è scontato  scrivere di Genova e della tragedia  del ponte Morandi, ma spero possa servire per donare un abbraccio seppur virtuale e la solidarietà dovuta.
Franca Donà

Sei tu la mia casa  (Genova e l’amore)

C’ero abituata a tanto grigio,
dalla finestra un cielo di cemento
il rombo dei motori ad ogni ora.
Ci si abitua, ci sono nata qui
in questa selva d’acciaio e grattacieli
anonime facciate e vetri costernati,
e in fondo al ponte sai, c’è il mare.
C’è il mare, piove e il cielo piange
si è chiuso anche l’ultimo ombrellone.
Genova a metà,
l’arto che teneva il cuore si è spezzato
ovunque la morte ha seminato strazio
abbiamo perso tutto ma siamo ancora vivi.
Ora dalla mia casa potrei vedere il cielo
e attendere il ritorno dell’estate,
guardare accendersi le luci al porto
sui vetri che rimandano il saluto delle navi.
Dai monti scende un silenzio maledetto
tacciono le case avvolte d’ombra
oltre lo squarcio che fa ancora male
spingo gli occhi alla ricerca delle stelle.
Un altro silenzio, un sussurro,
il tuo abbraccio e il respiro del mare.
Restami accanto, sei tu la mia casa.

Franca Donà 








4 commenti:

  1. Una bella e commovente lirica. Grazie a nome di quanti vivono un difficile e doloroso momento, ma anche come anima che condivide le tue emozioni.

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    1. Grazie Marisa per la lettura e le parole di apprezzamento e stima. Ci sono ponti che per fortuna non crollano mai, e sono rappresentati dai valori fondamentali della vita, la sincerità e il rispetto. Un caro saluto, Franca

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  2. Ciao, Franca cara. Grazie per la tua solidarietà.E' difficile, molto difficile vivere dall'altro lato del ponte ed è per tutti noi impossibile parlarne perché orrore e paura non si sono ancora sedimentati. Ogni parola, dunque, può essere di linimento.
    Ti abbraccio
    Maddalena

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    1. Cara Maddalena, ti sono molto vicina, così come a tutte le persone che hanno visto distrutta la casa, la serenità, o un pezzo di vita, insieme a quel ponte. Un abbraccio, Franca

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