Francesco Casuscelli, collaboratore di Lèucade |
Caro Nazario,
la poesia
non è solo scrivere e neanche leggere, ma è un modo di vivere di essere, di
condividere e insegnare.
La vita è un insegnamento, qualsiasi cosa
leggo dei tuoi testi sparsi in ogni angolo del mondo si assapora il gusto rotondo
della vita, ed è forse per questo che quando mi appresto a scrivere mi
affiorano le parole come una danza e la poesia si manifesta liberamente come se
fosse un angelo a suggerire:
L'angelo
della poesia
Lasciami
assaporare ancora una volta
l'effetto
trascendente della scrittura
quando
tocco la carta con il pensiero
un mistero m'assale spontaneo
un mistero m'assale spontaneo
le mani
iniziano una danza con le parole
guidate da
una energia amorevole
scorre un
filo azzurro come il mare
dentro cui
mi bagno quando sogno
e vengo
sulla isola a leggere nei tuoi occhi
il futuro
di un giorno luminoso
nell'orizzonte
impietoso del tempo
tutto questo accade quando ti vivo.
Forse è
l'arrivo della primavera che fa tutto rinverdire e fiorire così ritorna la
poesia dopo un po' di silenzio
Francesco
Casuscelli
Francesco caro, tu non ti limiti a comporre liriche, dipingi, suoni un flauto magico per inanellare note, 'danzi sulle parole'. 'Il mistero che ti assale' si chiama ispirazione e non è dono concesso a tutti. Purtroppo i versi subiscono il danno dell'inflazione e perdono il ritmo, il timbro, la musicalità. Tu innalzi alto il vessillo della poesia, la concepisci priva di virtuosismi, limpida, come il mare che ami tanto, fluida, eppur immaginifica. Nel leggere la tua lirica odierna si diventa poesia, si vive l'incanto e la magia.
RispondiEliminaGrazie, amico poeta, che insegni con tanta umiltà.
Maria Rizzi