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giovedì 4 luglio 2019

ANNA CASTRUCCI LEGGE: "OPERA OMNIA" DI CLAUDIO COMINI


Anna Castrucci legge: “OPERA OMNIA” DI CLAUDIO COMINI
Guido Miano Editore, Milano, 2019
mianoposta@gmail.com


“Beati i puri di cuore perché vedranno Dio”
Matteo 5,8


Opera omnia di Claudio Comini, raccoglie per i tipi di Guido Miano Editore, 13 piccole sillogi in un tempo che corre dal 1993 al 2018. Si tratta di versi che introducono con serena pacatezza all’incontro con un autore che in questi 25 anni è rimasto fedele a se stesso, al suo stile ed alla sua ispirazione sempre fresca, fluida e sinceramente onesta. Al lettore i versi di Claudio Comini restituiscono tutta la meraviglia e lo stupore che può avere un bambino di fronte alla bellezza della natura, degli affetti e della vita stessa.
Non mi sembra neppure azzardato sostenere che il lavoro poetico di Comini, sia pervaso da una sorta di purezza spirituale con la quale riesce ad effondere, a chi ha la fortuna di leggerlo con la giusta apertura di cuore, una beatitudine perfetta ed una finale donazione. In tal senso Comini alla pari del poeta Paul Celan, ma per opposte ragioni, sembra porsi la domanda “Chi regna veramente dentro me?” La risposta di Comini è certa: regna Dio. E di Dio, egli sonda l’invisibilità, cercandone il volto nella natura, ma anche nella sovrabbondanza dei doni avuti in bene ed in male. Lo scandaglia negli affetti familiari e nel senso profondo di appartenenza a Lui ed al creato. E’ qui che si genera il motivo profondo del grande senso di beatitudine che pervade la poesia di Comini. La purezza del suo pensiero poetico, niente ha a che fare con la sensualità o con una mentalità sessuale, piuttosto ci fa partecipi con semplicità di una limpidezza d’animo, sinonimo di sincerità e schiettezza. La sua è una poesia fatta di pensieri ricchi di una potenza descrittiva e narrativa invidiabile. Assai lunghi infatti sono i versi di Comini, un vero e proprio periodare che pur non è prosa, ma se si vuole potrebbe definirsi poesia di ampio respiro dove più che la sintesi si cristallizza il pensiero.
Sono due inoltre gli elementi sostanziali della poesia di Comini, uno è materno come l’acqua del natio lago Maggiore, calma e avvolgente eppure piena di fermento e di vita: “… acque increspate del lago, / dove il pensiero / si schiude / negli abissi più profondi / tra i canneti / delle rive in fiore.” (Aria di lago). In tale elemento tutto femminile, Comini trasmette l’amore assoluto per la propria terra, i suoi colori all’alba e al tramonto, i suoi effluvi, le brezze lacustri e i suoni in un avvolgente arabesco di sentimenti che restituiscono al lettore un senso di grande consolazione e pace interiore.
L’altro elemento invece è paterno ed è la luce, In essa, il poeta effonde la forza e l’energia di un Padre che è divino e terreno insieme: “Nella tua infinita luce / tra le tue mani / ho posto definitivamente / la mia vita,…” (Tu sei); “Nulla è stato impossibile / con la tua immensa luce / dentro di me, / la scienza si è inginocchiata di fronte al tuo brillante dominio,…” (Grazie a te tutto è possibile).
Colpisce profondamente di questo poeta il colloquiale rapporto con Dio, Padre celeste, cui si rivolge sempre con tono confidente e filiale. Lo stesso rapporto sembra intrattenere con il padre terreno, di cui ha accettato la morte e nel cui ricordo effonde la stessa amorevolezza e lo stesso fiducioso abbandono: “Nell’immensità dei cieli, la tua anima padre / risplende di fronte alla luce di Dio. / Sarà per me la memoria della tua morte / a far si che la tua vita viva per sempre in me. / Ricordi gioiosi vissuti con te/mi daranno la forza di proseguire.” (Nell’immensità dei cieli).
E’ innegabile quanto il percorso poetico di Claudio Comini sia retto da una fortissima fede. La sua sfera religiosa è infatti potente ed intensamente lirica, si legge nella raccolta “Nella luce di Dio” (2013) “Tu che sei? Rivoluziona il tutto, / alza i venti, perché la gente creda / alla tua grande potenza nei cieli / sempre più stellati.” (Tu che sei). Lo stesso Comini del resto sembra definirsi un risvegliato alla fede quando afferma: “Il segreto dell’anima / ti condurrà lontano /… facendoti entrare / nell’umile terra dei viventi / che ogni giorno si rispecchiano / dentro un grande lago /…/” (Risvegli)
Dall’anima del lago quindi e dalla luce si genera e palpita l’orizzonte spirituale profondamente cristiano di questo singolare poeta. La sua poesia nella sua pura semplicità riesce a toccare corde che superano la semplice visione del bello poetico per rischiarare altri percorsi più intimi e profondi dell’animo umano disponendo il lettore alla contemplazione e alla più tenera e delicata preghiera di ringraziamento proprio come egli stesso sembra fare: “Nulla di più vero / ci darà la forza che solo Tu / ci doni ogni giorno / con la Tua immensa luce Divina. / Grazie mio Signore d’esistere / ancora oggi in un mondo incredulo / e per certi versi, privo di quel senso / di viva purezza che ci dona / la Tua Grande Parola”. (Luce divina)

Anna Castrucci


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