Antonio Spagnuolo,medico, poeta, critico letterario, saggista, blogger |
Nazario
Pardini : “I dintorni dell’amore ricordando Catullo” – Ed. Guido Miano – 2019 –
pagg. 120 - € 10,00
“Lettera ad un’amica mai conosciuta” apre quest’opera ultima di Pardini,
introducendo immediatamente l’amore quale faro luminoso di sentimenti variegati
e palpitanti. Chi non ha tentato più volte di ripetere, magari anche soltanto
sussurrando , i famosi versi “Vivamus mea Lesbia, atque amemus” donando mille,
e cento, e ancora mille baci alla propria amata? Con questo invito scorrono le
poesie per un tragitto che all’amore volge ogni intendimento, tra le esperienze
traforate di ricami esistenziali e l’immagine della donna che coinvolge ed
appassiona “quando si oscura il bosco/ e morde l’aria il cielo senza sole”. Il
mondo intero aleggia tra memorie, per un trascorso che riesce a confondere
leggenda, mito, realtà, storia, e che riemergono nel ritmo del verso tra “
rosse luci, profumi acuti/ in mezzo ai nostri luoghi;/ tu sorridevi,/ mi avevi
sempre avuto,/ anche se ormai lo sguardo,/ segnava un volto muto”. Il poeta
inebriato si attarda “tra i pini di salmastro”, tra “il rossastro velluto
dell’olivastro alloro” ed accarezza la speranza di nuove carezze, rivivendo i
tratti del corpo femminile al “tepore delle mani”.
Un’armonia delicatamente sottesa riunisce i testi delle tre sezioni in cui si divide il volume: “I dintorni dell’amore ricordando Catullo”, “Di vita, di mare, di amore”, “Canzoniere pagano”, ricalcando in quest’ultima parte figure e immagini di trascorsi vissuti, dal vecchio mulino che alla sera riflette i colori del fuoco al tempo tardo delle cene familiari, dalle ombre che affollano la fiaba al sogno di ninfe e antichi dei.
Rigorosa la tessitura che distingue il bagaglio culturale del poeta, raffinata e profonda sensibilità che realizza un canto di armonica complessità.
Chiude questo libro un’antologia essenziale della critica.
Un’armonia delicatamente sottesa riunisce i testi delle tre sezioni in cui si divide il volume: “I dintorni dell’amore ricordando Catullo”, “Di vita, di mare, di amore”, “Canzoniere pagano”, ricalcando in quest’ultima parte figure e immagini di trascorsi vissuti, dal vecchio mulino che alla sera riflette i colori del fuoco al tempo tardo delle cene familiari, dalle ombre che affollano la fiaba al sogno di ninfe e antichi dei.
Rigorosa la tessitura che distingue il bagaglio culturale del poeta, raffinata e profonda sensibilità che realizza un canto di armonica complessità.
Chiude questo libro un’antologia essenziale della critica.
ANTONIO SPAGNUOLO
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