OMBRALUCE" DI EGIZIA MALATESTA
OMBRALUCE" DI
EGIZIA MALATESTA
Scritto da Silvana Lazzarino il 06 Novembre 2019
La presentazione del libro di Egizia
Malatesta
si svolge a Roma presso la Libreria Hora Felix
in Via Reggio Emilia, 89 il 9 novembre 2019
alle ore 18. Relatori Franco Campegiani e
Sandro Angelucci,letture di Loredana
D’Alfonso. Modera l’incontro la famosa
scrittrice di gialli Maria Rizzi.
Il libro mira a recuperare quel sottile
equilibrio di chiusure e aperture su cui
poggiano i pensieri e le azioni di ogni giorno.
si svolge a Roma presso la Libreria Hora Felix
in Via Reggio Emilia, 89 il 9 novembre 2019
alle ore 18. Relatori Franco Campegiani e
Sandro Angelucci,letture di Loredana
D’Alfonso. Modera l’incontro la famosa
scrittrice di gialli Maria Rizzi.
Il libro mira a recuperare quel sottile
equilibrio di chiusure e aperture su cui
poggiano i pensieri e le azioni di ogni giorno.
Ad ogni alba si contrappone un tramonto,
ad ogni primavera l’autunno, ad ogni nascita
la morte: dualità su cui poggia l’essenza
dell’essere nel suo divenire e attraversare
le stagioni della vita con tutte le
possibili luci e ombre legate a stati
d’animo ed emozioni che si ripetono
in modi e sfumature diverse..
Ombre e luci percepite come attimi
di malinconia e entusiasmo, rimpianto
e speranza ogni volta che l’uomo si
confronta con quanto intorno tra affetti
vicini e lontani e nuove percezioni con
cui osservare il proprio destino.
Sono le albe e i tramonti con cui si nasce
e si muore ogni volta per rinascere ancora,
legati a momenti importanti della vita,
sono le sconfitte da cui poi giungono
le vittorie con cui si migliora, ad attraversare
le pagine dell’opera poetica
di EGIZIA MALATESTA in cui si respira
un’atmosfera di nostalgico abbandono e
di recupero di quel sottile equilibrio con cui
procedere in questa vita senza sbilanciarsi
troppo verso l’estrema luce o scivolare
verso le profondità dell’oscurità.
ad ogni primavera l’autunno, ad ogni nascita
la morte: dualità su cui poggia l’essenza
dell’essere nel suo divenire e attraversare
le stagioni della vita con tutte le
possibili luci e ombre legate a stati
d’animo ed emozioni che si ripetono
in modi e sfumature diverse..
Ombre e luci percepite come attimi
di malinconia e entusiasmo, rimpianto
e speranza ogni volta che l’uomo si
confronta con quanto intorno tra affetti
vicini e lontani e nuove percezioni con
cui osservare il proprio destino.
Sono le albe e i tramonti con cui si nasce
e si muore ogni volta per rinascere ancora,
legati a momenti importanti della vita,
sono le sconfitte da cui poi giungono
le vittorie con cui si migliora, ad attraversare
le pagine dell’opera poetica
di EGIZIA MALATESTA in cui si respira
un’atmosfera di nostalgico abbandono e
di recupero di quel sottile equilibrio con cui
procedere in questa vita senza sbilanciarsi
troppo verso l’estrema luce o scivolare
verso le profondità dell’oscurità.
Si tratta di “OMBRALUCE” edita
da Dibuono, recente opera dell’affermata
poetessa toscana, che viene
presentata a Roma nell’ambito della
Rassegna IPLAC sabato 9 novembre 2019
presso la libreria Caffè letterario
Hora Felix alle ore 18.00.
L’incontro è moderato da Maria Rizzi,
famosa scrittrice di gialli, mentre i relatori
sono Franco Campegiani poeta, filosofo,
saggista, critico letterario e d’arte
e Sandro Angelucci, poeta, critico
letterario e saggista, due nomi
di grandissimo prestigio nel panorama
della critica letteraria nazionale.
La lettura delle liriche è affidata alla voce
suadente di Loredana D’Alfonso
scrittrice di gialli e racconti, ma anche
raffinata poetessa e eccellente giornalista.
Entro un divenire di emozioni in cui sono
scanditi affetti e luoghi familiari mai
dimenticati, in cui si fa strada la
constatazione del dolore e della sofferenza
presenti nel destino di moltissime persone,
e di contro la possibilità di evadere
innanzi alla contemplazione di una natura
che restituisce libertà, guidano le
liriche di Egizia Malatesta attraverso
cui viene restituita la bellezza del senso
della vita da ricercare dentro se stessi
a partire da quanto vibra nel proprio
pensiero più autentico dove si è
perfettamente equidistanti “dal giorno
e dalla notte”. Ogni accadimento
vissuto, visto, rielaborato appartiene
al proprio bagaglio di esperienze
con cui si percorre questo viaggio
tra dubbi e certezze, delusioni e gioie.
E’ il possibile superamento della dicotomia
tra ombra e luce ad essere il filo
conduttore delle liriche della
poetessa che restituiscono
un’atmosfera malinconica, ma proiettata
verso il risveglio di sé, sospesa tra ombre
e luci in cui trovare quell’equilibrio
necessario per essere in armonia
con se stessi e quanto intorno.
Questa ricerca dell’equilibrio che la poetessa
suggerisce nei versi viene avvalorata
dall’immagine della copertina del libro
in cui sono raffigurate due mani aperte
rispettivamente ad accogliere la luce
e a nascondere l’ombra, mentre
sono in procinto di catturare
o liberare una farfalla simbolo
della rinascita e della continuità della vita.
Di continuità e circolarità dell’esistenza
Egizia Malatesta tratta attraverso il simbolo
dell’acqua come quella del fiume che
scorre immortalato nei versi della poesia
“Un albeggiare lontano” che il prefatore
dell’opera Sandro Angelucci indica quale
esempio in cui viene esaltata la
stessa poetica di “Ombraluce”.
da Dibuono, recente opera dell’affermata
poetessa toscana, che viene
presentata a Roma nell’ambito della
Rassegna IPLAC sabato 9 novembre 2019
presso la libreria Caffè letterario
Hora Felix alle ore 18.00.
L’incontro è moderato da Maria Rizzi,
famosa scrittrice di gialli, mentre i relatori
sono Franco Campegiani poeta, filosofo,
saggista, critico letterario e d’arte
e Sandro Angelucci, poeta, critico
letterario e saggista, due nomi
di grandissimo prestigio nel panorama
della critica letteraria nazionale.
La lettura delle liriche è affidata alla voce
suadente di Loredana D’Alfonso
scrittrice di gialli e racconti, ma anche
raffinata poetessa e eccellente giornalista.
Entro un divenire di emozioni in cui sono
scanditi affetti e luoghi familiari mai
dimenticati, in cui si fa strada la
constatazione del dolore e della sofferenza
presenti nel destino di moltissime persone,
e di contro la possibilità di evadere
innanzi alla contemplazione di una natura
che restituisce libertà, guidano le
liriche di Egizia Malatesta attraverso
cui viene restituita la bellezza del senso
della vita da ricercare dentro se stessi
a partire da quanto vibra nel proprio
pensiero più autentico dove si è
perfettamente equidistanti “dal giorno
e dalla notte”. Ogni accadimento
vissuto, visto, rielaborato appartiene
al proprio bagaglio di esperienze
con cui si percorre questo viaggio
tra dubbi e certezze, delusioni e gioie.
E’ il possibile superamento della dicotomia
tra ombra e luce ad essere il filo
conduttore delle liriche della
poetessa che restituiscono
un’atmosfera malinconica, ma proiettata
verso il risveglio di sé, sospesa tra ombre
e luci in cui trovare quell’equilibrio
necessario per essere in armonia
con se stessi e quanto intorno.
Questa ricerca dell’equilibrio che la poetessa
suggerisce nei versi viene avvalorata
dall’immagine della copertina del libro
in cui sono raffigurate due mani aperte
rispettivamente ad accogliere la luce
e a nascondere l’ombra, mentre
sono in procinto di catturare
o liberare una farfalla simbolo
della rinascita e della continuità della vita.
Di continuità e circolarità dell’esistenza
Egizia Malatesta tratta attraverso il simbolo
dell’acqua come quella del fiume che
scorre immortalato nei versi della poesia
“Un albeggiare lontano” che il prefatore
dell’opera Sandro Angelucci indica quale
esempio in cui viene esaltata la
stessa poetica di “Ombraluce”.
Sandro Angelucci così sottolinea
nella prefazione all’opera di
Egizia Malatesta:” L’immagine del fiume
che risolve la sua corsa sfociando nel mare
è chiara allegoria della vita: il ciclo
dell’acqua non ha termine – di più – non si
sa dove nasca né dove muoia l’acqua;
evapora dal mare per alimentare la sorgente
e, dalla stessa, sgorga per cercare il pelago salato.”.
nella prefazione all’opera di
Egizia Malatesta:” L’immagine del fiume
che risolve la sua corsa sfociando nel mare
è chiara allegoria della vita: il ciclo
dell’acqua non ha termine – di più – non si
sa dove nasca né dove muoia l’acqua;
evapora dal mare per alimentare la sorgente
e, dalla stessa, sgorga per cercare il pelago salato.”.
Si vive come sospesi lungo il sottile filo
della vita in cui può accadere di trovarsi
innanzi ad un tunnel buio o proiettati
verso la luce, ma in questo cammino
conforta la fiducia nella stessa esistenza
vista quale dono attraverso cui scoprire
ogni giorno un aspetto in più
del proprio microcosmo emozionale.
Egizia Malatesta, che nel 2015 ha ricevuto
la nomina di Cavaliere della Repubblica italiana,
oltre ad essere una poetessa affermata e
di successo con numerose presentazioni
di sue opere in importanti rassegne tra cui
la Versiliana, è anche autrice di canzoni,
opere teatrali, favole e racconti per bambini.
della vita in cui può accadere di trovarsi
innanzi ad un tunnel buio o proiettati
verso la luce, ma in questo cammino
conforta la fiducia nella stessa esistenza
vista quale dono attraverso cui scoprire
ogni giorno un aspetto in più
del proprio microcosmo emozionale.
Egizia Malatesta, che nel 2015 ha ricevuto
la nomina di Cavaliere della Repubblica italiana,
oltre ad essere una poetessa affermata e
di successo con numerose presentazioni
di sue opere in importanti rassegne tra cui
la Versiliana, è anche autrice di canzoni,
opere teatrali, favole e racconti per bambini.
Silvana Lazzarino
RASSEGNA IPLAC
PRESENTAZIONE DEL LIBRO “OMBRALUCE” (Dibuono Edizioni) di EGIZIA MALATESTA
modera Maria Rizzi, relatori: Franco Campegiani e Sandro Angelucci letture di Loredana D’Alfonso
Libreria Caffè letterario Hora Felix, Via Reggio Emilia, 89 Roma, sabato 9 novembre 2019 ore 18.00
Per quanti interessati è possibile fermarsi a cena in libreria con un
menù a base di antipasti, primo, secondo, dolce, caffè e vino al costo di Euro
13,00. Per prenotarsi per la cena è indispensabile contattare Maria
Rizzi: 3475789139 o Maurizio Messina: 3711278745.
La carissima Silvana Lazzarino è la colonna grafica di ogni nostro evento. Anche in quest'occasione ha scritto l'articolo di presentazione dell'Opera della splendida Poetessa toscana Egizia Malatesta, che avrà come relatori due punte di diamante del Circolo Iplac, ovvero Sandro Angelucci e Franco Campegiani e ascolterà le sue liriche lette dall'infaticabile Loredana D'Alfonso. Un evento di alto livello, che avrò l'onore di moderare. Ringrazio Silvana e il prezioso Nazario, che ci ospita con tanto affetto.
RispondiEliminaMaria Rizzi