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lunedì 3 febbraio 2020

CLAUDIA PICCINNO: "DANZE D'AMORE E DUENDE" DI GIAMPAOLO MASTROPASQUA




Claudia Piccinno,
collaboratrice di Lèucade

Danze d'amore e duende di Gianpaolo Mastropasqua. Ed Anamarol. Bucarest 2017




Un libro bilingue in italiano e rumeno con traduzione di Simona Puscas, suddiviso in sette sezioni in base al contenuto
Danze minerali
Danze vegetali
Danze animali
Danze del duende
Danze spirituali
Danze legibus
Danze deum.


In realtà il suo verso è un unicum, un torrente dal corso ribelle in cui la sua passione per la musica e la professione medica si intrecciano in un paso doble e costituiscono il poeta nell'hic et nunc.
Lo stile di Mastropasqua è inimitabile, perché sgorga dalle sue esperienze e dalla sua cultura.
In ogni componimento la bellezza si mescola ai luoghi, in cui il campanile sentimentale canta tra i vicoli, e ai richiami mitologici cui il Nostro attinge, e si manifesta il continuo accordarsi primitivo tra la natura e l'uomo. Unica è per lui la lingua dell'anima e del corpo.
Il poeta non sa ignorare gli armonici sottopelle, le mani da suonatrici di silenzi, non gli importa altro che essere un pianoforte sotto le dita morbide della sua donna, chitarra di sabbia, gola che vibra muta, eppure sa che l'amore è canto corale e avanscoperta d'anni, come chiavi confinanti nell'unico accordo.
E ancora scrive: se le partiture hanno note o formiche migranti / voglio nascere nelle note della tua gola.
Ha timore di finire in gabbia come l 'usignolo, teme l'assenza del battito, assenza è per lui piovere lento di spiriti al fianco..
Teme l'estinzione della Musa, chi canterebbe il cantarsi? Chi danzerebbe il danzarsi?
Benedetta è per lui la poesia che dona la scienza inconoscibile della profezia, e benedetta la danza che generò il mondo.
La poesia lo ha colto in quella che egli definisce età perduta, sbucando forse dall'inferno, forse da una venere.
Notevoli i richiami alla follia che egli conosce meglio di altri, in quanto psichiatra e in quanto poeta, baciato da ispirazione e premonizione alla controra della ragione.
Come non concordare col nostro quando rivolto alla lettera f la definisce patrimonio mondiale dell'umanità?
Il folle e il poeta hanno qualcosa in comune, conoscono il dolore dell'inferno e inseguono senza sosta la verità, per poi raccontarli al prossimo. La raccolta non a caso si chiude cosi: fate del mio clarino un poema di cenere e lanciatemi suono tra le pagine bianche.

Claudia Piccinno

  
GIANPAOLO G. MASTROPASQUA (Bari, Novembre, 1979) Poeta, Medico Psichiatra e Maestro di Musica, ha vissuto a Santeramo in Colle, Brescia e Siviglia. Attualmente lavora in qualità di dirigente medico in Psichiatria nel DSM - ASL Lecce, nel reparto psichiatrico ATSM del Carcere. Vincitore di vari premi nazionali e internazionali per la poesia edita e inedita (Premio  Istituto Italiano di Cultura “Nuove Lettere” per Opera Prima – Napoli, Premio Internazionale Alda Merini; Premio Internazionale Nabokov, Premio Donata Doni), è presente in rubriche, riviste specializzate, quotidiani, antologie e blog letterari italiani ed esteri, programmi radio-televisivi. Ha ideato e curato eventi (Poeti per il cambiamento, LietoColle Sud Tour, Grand Tour Poetico, Freccia della Poesia, Artisti contro lo stigma psichiatrico e carcerario). Ha partecipato, tra gli altri, al Intercontinental YoungPoet Istanbul Festival, Sardam Alternative Literary Readings Festival di Cipro, al Festival Internacional de Poesia Benidorm y Costa Blanca e scelto tra i poeti italiani per il “Bombardeo de Poemas sobre Milan” opera del collettivo cileno Casagrande. É membro e delegato del Liceo Poetico de Benidorm e dei Poeti per la Cultura di Pace. É uno dei 7 poeti contemporanei italiani protagonisti del film-documentario della regista Donatella Baglivo “Il futuro in una poesía” presentato alla Mostra del Cinema di Venezia. Ha pubblicato con l’editore LietoColle Silenzio con variazioni (2005, prefazione di Michelangelo Zizzi), Andante dei frammenti perduti (2008), Partita per silenzio e orchestra (2015, prefazione di Michele Passalacqua), Danzas de Amor y Duende (Ed. Enkuadres, Valencia, edizione bilingue, 2016), Dansuri de Dragoste sin Duende (Ed. Anamarol, Bucarest, edizione bilingue 2017), Viaggio salvatico (Ed. Fallone, 2018, prefazione di Giuseppe Conte), Ologramma in La minore – Accordatura orchestrale 432 Hz (Ed. Caosfera, 2019, note di Tomaso Kemeny e Valentina Colonna).


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