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giovedì 20 febbraio 2020

FRANCA MASCHIO: "SENTIMENTO E INCISIVITA'" EDITO DA GUIDO MIANO




Umanesimo e umanità, empatia e reificazione nella pittura di Franca Maschio



Franca Maschio. Sentimento e incisività (2019). Una monografia d’arte che divisa in sette sezioni (Animali, Chiese, Children, Gruppi di persone, Manichini, Paesaggi, Ritratti e personaggi) concretizza gli stati emotivi volti a coniugarsi col mondo che li circonda. Arte: poesia, narrativa, pittura, scultura, alto e basso rilievo. Ogni tipo di attività artistica impegna l’autore colla trasfusione dell’intelletto nella sua reificazione. Qui ci si trova di fronte a delle opere vive e visivamente concrete. La pittrice non fa altro che trasferire tutto il suo essere in corpi e sagome di rara bellezza contemplativa: chiese, animali, gruppi di persone, manichini, paesaggi. Sembra quasi che Franca Maschio sia stata presa per mano da un ente superiore e sia stata portata tra valli e monti, fra piane e paesetti, fra campi biondeggianti di grano, fra gruppi di persone, fra processioni in preghiera, fra mura di campagna dove, incastonate come gioielli, ci appaiono nella loro rarità queste chiesette medioevali intatte e stilisticamente perfette nella struttura originale. E qui c’è il pennello, il colore, il disegno, l’inventiva, la creatività di un’artista che, una volta rincasata, stende le impressioni raccolte in tele disposte a rappresentare un animo in stato di grazia. Semplicità, naturalezza, schiettezza, spontaneità sono i fondamentali su cui la pittrice costruisce il suo castello. Un castello di reali configurazioni, che ingloba tra le mura, figure partorite da una coscienza adusa ad osservare; a fare di ogni fremito un motivo da rendere pittura. Si tratta proprio di immagini e non di semplice realtà. La realtà che la pittrice osserva con partecipazione non sarebbe materia sufficiente a tramutarsi in arte. C’è bisogno d’altro; i dati reali devono restare a sedimentare nell’animo, devono tradursi in immagine. Questa la differenza tra realtà e immagine. Per semplificare possiamo dire che le pitture qui rappresentate non sono altro che cavalli, cavalieri, mucche, pannocchie, chiese, ceri accesi, chierichetti, campi, piogge di grano… usciti da un animo che ha dato loro pathos e energia fattiva. In ciò consiste l’arte: nella ri-creazione, nel dare alla tela un valore aggiunto, umano, con tutte le sue inquietudini esistenziali. Quella di Franca Maschio è una pittura vera, onesta, semplice e complessa, umanamente trasversale, sincera perché nella sua intenzione c’è la necessità di liberarsi da tutte le figure che la assediano. Parlerei di un realismo lirico, se mi è consentito un confronto con una tendenza letteraria in uso alla fine dell’altro secolo e di cui 1)Aldo Capasso si è fatto interprete principale. Realismo dacché ciò che vedete sono i dati che la realtà ci spiattella davanti ogni istante che la osserviamo. Lirico dacché il lirismo è quella voce che urge dentro e che più ci rappresenta nelle empatiche confessioni; nei momenti di maggiore tensione emotiva. E qui l’emozione campeggia con tutta la sua contaminazione.

Nazario Pardini

NOTE
1) Ninny Di Stefano Busà. Prefazione a I SIMBOLI DEL MITO. Il Croco. Ottobre 2013. Di Nazario Pardini. Pag. 3.

Franca Maschio
SENTIMENTO E INCISIVITÀ
Guido Miano Editore, 2019
mianoposta@gmail.com







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