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martedì 24 marzo 2020

EDDA CONTE: "RONDININO E LA GAZZA PICA" FAVOLA


RONDININO E LA GAZZA PICA
   (favola)


Edda Conte,
collaboratrice di Lèucade

Uno, due, tre; saranno una sessantina, forse anche di più. E' riunione sui fili della luce. E' il tempo della migrazione.
C'è un capo? Si, c'è.
E' il più imponente, forse il suo misterioso recettore sopra il becco è più potente degli altri, forse è semplicemente uno che ha maggiore esperienza di voli.
-Si avvicina il periodo della riproduzione; è necessario migrare in cieli temperati. Il viaggio sarà lungo e saranno i maschi ad arrivare prima...-
Il capo avverte i migranti, poi li osserva , ad  uno ad uno.
 Per sopravvivere tutti devono essere grassi e forniti di penne nuove e robuste. Ma.....no! Eccone uno che sembra meno in forze, ha le penne più corte....il volo non gli sarà facile, anche se voleranno solo di giorno. La notte staranno tra i canneti, eppure ogni anno, in quel viaggio di migliaia di chilometri per raggiungere il clima caldo, molti muoiono.
-Come ti chiami? , chiede il capo.
-Rondinino-  risponde quello, e gonfia il petto per sembrare più grosso.
-Sei solo?
-Si, sono solo.
Il capo lo fissa serio, come pensoso, e poi vola da un'altra parte senza dire parola.
Se potesse Rondinino sorriderebbe, ma le rondini non ridono, garriscono, stridono, e con quel verso manifestano la gioia del volo.
Ecco: sono partite e volano in ordine, sicure. Ognuna ha quella specie di recettore sopra il becco e tutte sanno dove sono dirette.
 Rondinino vola in mezzo a loro, nelle prime file. E' giovane, entusiasta del suo primo viaggio, mette nel volo tutte le sue energie....è maschio, sarà tra i primi a nidificare sotto il nuovo cielo.
Il suo recettore vibra nell'informazione dei luoghi.
Il sole è caldo, il cielo azzurro, forse la meta è vicina....ma ancora la notte nei canneti è fredda, l'umido gli entra nel corpo, non ancora ben protetto da ali robuste. Le giornate di volo sono lunghe e faticose....
Pian piano Rondinino si trova nelle file di coda, ed è sempre più stanco....ora è solo, distanziato da tutti. Che fare? Il sole è ancora alto nel cielo....arrivano altri migratori.... Non sono rondini!
D'impulso Rondinino chiude le ali,  chiude gli occhi, si lascia andare...
Come un'elica si avvita e scende....precipita ....le piume arruffate ....le piccole ali stanche...........
Poi....si trova stordito e dolorante tra le tegole di un tetto.

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Di qua dal mare è primavera, una primavera precoce, anche un po' capricciosa, con giorni umidi e piovosi , altri quasi estivi. Il sole fa la sua parte; si aprono le gemme, sbocciano i fiori degli alberi da frutto, fiorisce il geranio, il gelsomino, il narciso.....ogni ramo comincia a verdeggiare. I prati sembrano cieli stellati.
Gorgheggiano gli uccelli stanziali.
Pica, la gazza, svolazza elegante nei suoi colori: il bianco e il nero del piumaggio splendono di riflessi blu, verde, viola, iridescenti. E' l'unico uccello che sa riconoscersi allo specchio e certamente si piace.
Pica infatti si sente la regina del giardino che divide solo con il merlo. Il suo verso non è così armonioso, ma lei si muove con grazia, zampetta sull'erba e poi, con le grandi ali aperte spicca un volo fino al tetto; da lì, appollaiata in cima all'antenna della tv domina il mondo.
Qualsiasi cosa luccichi l'attrae e se può se ne impossessa.
C'è un brillio tra le tegole.....Pica è curiosa, anche intelligente e intraprendente; si muove pronta al balzo....si avvicina e nota con meraviglia che l'oggetto intravisto non manda più alcun bagliore, il raggio di sole al tramonto si è spento, la "cosa" è un mucchietto di penne, senza un palpito di vita. Pica, la gazza, è messaggera degli dei e della morte.....quella "cosina" è affar suo. Si china, quasi con rispetto, e incontra lo sguardo sperduto di Rondinino. Ode anche un piccolo lamento....   
-Chi sei?" chiede
-Rondinino, caduto dal cielo....aiutami!
Pica sorride, capisce subito con chi ha a che fare: " E'  furbetto il tipo... mi piace".
Lo afferra per un'aluccia e se lo porta via.
L'abbaino del palazzo è la sua casa, provvista di tutto per le notti più fresche e per ripararsi quando piove.

.........................................

Al sorgere del sole Rondinino si desta e si guarda attorno. Nessuno!
 E' un mondo che non conosce. L'ala spezzata gli impedisce di volare, ma lui non si sgomenta.
"E' proprio una gazza ladra - osserva tra sé, e l'accusa in cuor suo di quello sciame d'insetti che invadono l'ambiente.
-Bravo - esclama Pica che rientra dalla postazione sulla cima dell'antenna - hai trovato da nutrirti....
Per giorni Rondinino zampetta all'interno dell'abbaino, visitato e coccolato dalla gazza Pica, che gli si è affezionata. Lo istruisce sull'ambiente e gli racconta anche brani della sua vita.
-Mi trovai qui per caso, chiusa in una gabbia......poi un giorno una mano pietosa la lasciò aperta e così potei tornare libera. Per riconoscenza sono rimasta sul tetto del palazzo e quassù vivo. Non ho mai incontrato uno dei miei simili, forse sono in altra parte del mondo.....però qui ho molti amici  e quando la tua ala sarà guarita te li farò conoscere.
Rondinino ascolta , ma non partecipa, perché il suo pensiero è sempre con i compagni che ha perduto.
Intanto il tempo passa.
Rondinino conosce per primo il merlo, simpatico, bello e buon tenore; conosce la cicala, pigra e ciarliera, conosce una coppia di colombi che se ne stanno un po' troppo appartati......incontra fringuelli e cinciallegre e passeri e cardellini......ma questi solo di sfuggita .....sono  sempre impegnati in voli e canti.
E' bella l'estate, è bella ma è breve. Le giornate di luce si accorciano e la natura stessa sembra bisognosa di riposo. Gli alberi ingialliscono e cominciano a spogliarsi, gli uomini riscoprono il piacere della casa ... gli uccelli al tramonto sui rami dopo tanto chiasso si addormentano  col capino sotto l'ala.
Per molti è arrivato il tempo di riprendere il viaggio verso i paesi caldi.
Rondinino, ormai adulto, sente il richiamo della sua specie, il recettore sopra il becco gli trasmette piccole vibrazioni.....

Il mondo che lo ha visto crescere è cambiato, molti amici sono scomparsi, la cicala ha lasciato a terra l'involucro del suo corpo sfinito dal troppo cantare.......; solo Pica resta immutabile e serena sull'antenna sopra il tetto, e l'amico merlo , ormai dimentico dei suoi gorgheggi amorosi, è tornato a cercare i vermetti nella terra del giardino.
Tutto questo rattrista Rondinino ,che sempre più spesso spia nel cielo.
Finalmente il miracolo accade.... ..non è un gruppo, non è una migrazione, è solo una rondine ferita.
E'  l'ultimo dono che l'amica gazza gli fa trovare sotto il tetto...
Così la storia ha un nuovo inizio.

Edda Conte 23 Marzo 2020



2 commenti:

  1. Ringrazio Nazario che ha inviato a Leucade questa mia semplice favola .. Mi ha regalato un'ora di evasione nella solitudine della giornata del ritorno delle rondini..( San Benedetto la rondine è sotto il tetto...)
    Grazie!
    Edda Conte

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  2. Finalmente si parla di ciò che accade senza parlarne,
    senza le solite, stucchevoli parole....
    CHI HA "IL RECETTORE SUL BECCO" INTENDA...

    Sandro Angelucci

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