Un
dono
Anche
adesso
che il
cielo è solo
da un terrazzo
anche
adesso
mi basta
quel confine di
verde
orizzonte che
in lontananza sopravvive
ai tetti
mi basta
il ricordo
di quel
cielo che non
aveva niente
per confine
se non
la linea pura
di montagne
ferme nella neve
e il
respiro era tutt’uno
con quella
immensità
come
adesso
che sento
volare la parola
immacolata
che si
fa Spirito e
dono
dal mio
terrazzo
nel sole _
Mi ripeto, carissimo Alfonso, in quanto sei molto caro al mio cuore e meriti l'umile tributo ai tuoi versi anche pubblicamente. La tua lirica rappresenta un raggio di sole. La spiritualità che neghiamo ai nostri giorni sacri, in effetti, potremmo
RispondiEliminaviverla adesso, mentre abitiamo una realtà surreale. Non credo che ne approfitteranno in molti. Le abitudini materiali sono incancrenite in noi uomini e sembra proprio che non se ne possa fare a meno.
La tua immagine sul balcone legato a quel frammento di cielo, che ricorda una celeberrima 'siepe' rappresenta
quanto di più alto si possa immaginare. Insegni, Alfonso, e lo dico senza alcuna piaggeria. Si annega nella tua profondità, nella tua anima tesa al Dono e si sorride ... in attesa della nuova primavera. Ti abbraccio!
Carissima Maria, da un Uomo di ben altro e più alto valore, stiamo apprendendo una lezione, tutti, credenti e non: bisogna che la scintilla che è in ognuno di noi non si spenga. Ed è, questo, uno sperare non figlio di superficialità, ma di tensione verso la vita. Del dono, di quel dono, io non sono l'autore, sono piuttosto colui che ne beneficia, e tutti potrebbero farlo... io ho solo cercato di condividere questa esperienza in versi.
RispondiEliminaSemplici ma profondi i tuoi versi pieni di luce e di speranza un invito a godere delle Bellezze della natura più volte violata dalla presuntuosa Potenza dell'uomo sconfitta da un mostro invisibile.saremo capaci di trarne una lezione di riflettere sui veri valori della vita di sentirci fratelli avvolti da un mistero che é la nostra breve esistenza?
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