Nazario Pardini, Lettura di
testi di autori contemporanei, Volume IV, 2015 – 218.
Non
è da molto che ho conosciuto Nazario Pardini, ma è bastato questo breve lasso
di tempo per potere esprimere , su di lui, un
mio giudizio esatto.
Egli
è, prima di tutto, gentilissimo: se gli si chiede di recensire un libro, si
mostra subito disponibile ed esprime le sue idee critiche senza fare aspettare,
nel più breve tempo possibile. I suoi giudizi sono precisi, disinteressati.
Egli li legge i libri che gli vengono inviati, li legge con attenzione e cerca
di interpretarne il contenuto, di penetrare nell’animo di chi li scrive per
dimostrare la massima coerenza, per poter dire dell’autore quanto c’è di valido
in ciò che scrive e qual è il messaggio che vuole lanciare. Nazario Pardini è
colto, coltissimo, lo dimostrano le sue opere e i suoi molteplici riferimenti,
sia quando discute oralmente (ne sono testimoni i suoi studenti che lo
rimpiangono e lo ricordano con stima e devozione), che quando scrive (i suoi
libri dicono la sua cultura e la sua
superiore intelligenza).
E
non si può, di lui, tacere la fervida, tenace attività: ne è testimonianza il
suo ultimo testo, il volume IV , “Lettura di testi di autori contemporanei”, di
oltre mille pagine (ne seguiranno altri testi). Tale volume si divide in due
parti: nella prima si leggono “Letture critiche dei testi dell’Autore”, nella
seconda c’è la “Lettura dei testi di autori contemporanei”. La prima parte
(riporto dalla Prefazione di Maria Grazia Ferraris) è costituita da “più di 400
pagine, oltre una settantina di autori che porgono il loro contributo critico
alla lettura dei testi di Nazario Pardini: presenti tutti gli autori che
frequentano il blog…tutti ospiti di quell’isola edemica, isola madre, golfo
delle meraviglie, terra di poesia che è Lèucade… “. I critici sono tutti noti
(nomi eccellenti) e amici di Nazario al quale dedicano affettuosi versi. Vi
leggiamo esegesi dei testi del nostro Autore, sue bellissime poesie e altro.
Nella
seconda parte, “Lettura di testi di autori contemporanei” (la più lunga) vi
sono le recensioni che Nazario ha scritto per i suoi attuali amici scrittori (Sono tanti!) (ci sono anche alcune
recensioni ai miei libri).
Verso
la fine del volume vi è uno scritto di Pasquale Balestriere, “Una questione
linguistica: il poeta,la poeta oppure poetessa?”.
Egli
afferma che è meglio dire “la poetessa” anziché “la poeta”: sono d’accordo con
lui.
Antonia
Izzi Rufo
Una testimonianza che rende giusto onore al Nostro Poeta eccellente critico Nazario Pardini. Anche una bella pagina di gradevole lettura. Complimenti ad Antonia Izzi Rufo.
RispondiEliminaEdda Conte