GUIDO MIANO EDITORE
NOVITÀ EDITORIALE
NOVITÀ EDITORIALE
È uscito l’ultimo libro di poesie
NEL FRATTEMPO VIVIAMO
di
NAZARIO PARDINI
con prefazione
di
ENZO CONCARDI
NEL FRATTEMPO VIVIAMO
di
NAZARIO PARDINI
con prefazione
di
ENZO CONCARDI
NAZARIO PARDINI: NEL FRATTEMPO VIVIAMO
PER ACQUISTARE IL TESTO: 023451806
E-MAIL: mianoposta@gmail.com
Pubblicato il libro di poesie NEL FRATTEMPO VIVIAMO dello scrittore
Nazario Pardini, edito GUIDO MIANO EDITORE, 2020, nella prestigiosa Collana Alcyone 2000.
«Già
molti anni or sono il Corriere della Sera di Milano pubblicava un
articolo letterario, nel quale l’autore riportava un’apodittica affermazione di
Eugenio Montale: “La poesia è vita”. Leggendo quest’ultimo lavoro di Nazario
Pardini, il collegamento con tale memoria è stato quasi immediato: Nel frattempo
viviamo contiene la coniugazione al presente del verbo, dell’azione del vivere.
Ed è un amore per la vita incondizionato, che viene prima di ogni domanda
esistenziale e finalistica su questa nostra avventura umana, ancor prima dunque
di aver scoperto o capito il suo significato, il suo senso: il poeta scommette sulla vita e l’uomo s’identifica con l’artista
senza alcuna scissione o dicotomia.
Tante
sono le liriche che possono dimostrare tale assunto, a partire da quella intitolata
Gioachimismo, con riferimento alla dottrina e al movimento spirituale di
ispirazione millenarista generatisi dalla predicazione e dai testi del monaco
cistercense calabrese Gioacchino da Fiore (1130-1202) che, basandosi su una
interpretazione allegorica della Bibbia, profetizzava la venuta di un’età dello
Spirito sulla terra, con il trionfo del Bene e delle virtù cristiane: “Se il Paradiso
fosse in terra, / mio Signore, /…/ senza la guerra, l’odio e il patimento, /
qui tra le povere cose, / tra l’erba fresca delle mie radure, / o sopra i
colli, / tra i papaveri, le spighe e le ginestre / ove io conobbi amore. /…/
Sparirebbero dannati e qui tra noi dominerebbe aperto il Paradiso / col viso
blu profondo ed il suo altare / di giada verde come il nostro mare” (Gioachimismo). È l’umana nostalgia
dell’Eden perduto dopo la caduta iniziale, sempre secondo il racconto biblico
(…)».
Enzo
Concardi
Dalla prefazione al libro
Nazario Pardini è nato nel 1937 ad Arena Metato in
provincia di Pisa, città dove vive alternandola a Torre del Lago Puccini;
laureato in Letterature Comparate e
in Storia e Filosofia è ordinario di
Letteratura Italiana, Blogger, critico, collabora con riviste specializzate. Ha
pubblicato molti libri di poesia, racconti, e saggi. È inserito in numerose
storie della letteratura. Ricapitolativo il saggio critico di Floriano Romboli L’azzardo e l’amore. La ricerca poetica
di Nazario Pardini (2018). È fondatore, curatore, e animatore di
“Alla volta di Lèucade”, blog culturale.
PER ACQUISTARE IL TESTO:
Guido Miano Editore, Ufficio stampa - via E. Filiberto 12,
20149 MILANO
tel. 023451804 - e-mail:
mianoposta@gmail.com
I miei complimenti a Nazario per il suo nuovo testo poetico e per il quale la poesia è, davvero, vita!
RispondiEliminaRita Fulvia Fazio
E questo meraviglioso testo pubblicato da Miano Editore mi piacerebbe molto averlo a casa: potrei ricevere l'IBAN via e-mail?
RispondiEliminamaria.rizzi@fastwebnet.it Ringrazio di cuore.
La copertina e la recensione sono incantevoli. Complimenti all'Editore e all'Autore!
Carissimo Poeta! La sorpresa di questo nuovo lavoro ancora una volta non ci deluderà...
RispondiEliminaNell'attesa di poterlo leggere complimenti e auguri con affettuosa amicizia e sincera ammirazione.
Edda Conte
RICEVO E PUBBLICO
RispondiEliminaA Nazario
E tu continui a scrivere “mio caro”
gli occhi perduti tra il mare e il cielo
azzurrando così l'intero cosmo
e non ti frena il Grande Morbo, il vile
subdolo cavaliere della notte.
Io ho invece la penna abbandonato
perché non c'è più linfa in cui intingerla,
non c'è più inchiostro per i verdi campi
e i rossi delle aurore e dei tramonti.
Un cielo grigio incombe e non lo screzia
né una spera di sole oppure un lampo,
rimane lì immobile guardiano
di ogni mio sentimento, di ogni gesto
che apra uno spiraglio al sopravvivere.
Ed anche Poesia mi ha abbandonato:
vaga tra i fieni freschi e le gramigne
cercando una compagna che le dia
i fiori ancora della fantasia.
Ma mi consola questo tuo ardire
questo tuo non darti mai per vinto
che ti farà col tempo un immortale.
Io sto tagliando gli ultimi polloni,
gli ultimi miei virgulti col falcetto.
Torneranno alla terra, torneranno
ma senza semi ogni racemo muore
muore per sempre senza rinnovarsi.
CANAPA