Senza titolo
Nel fragore di un silenzio
scosso,
cosa rimane di un sogno che
svapora,
di una fiamma che si spenge,
di un altrove che si nega?
Assorbito dal vuoto di un
nulla,
cammino tra i cenci del tempo
nel garbuglio di pensieri
smarriti
inciampando tra i sassi del
mio andare,.
L’utopia stordisce la ragione,
ombre inconsce avanzano a
grandi balzi
nel fragore di quel silenzio
che mi ingoia
lasciandomi profugo in spazi
avari.
Chi mi ridarà il mio ieri
spensierato,
i tramonti sulla battigia a
Cala Luna,
i nostri ricordi, mano nella
mano
e il caldo tepore di emozioni
sopite?
In quell’attimo il nulla si
sfalda,
guardo intorno, invano e cerco,
arcobaleni, verdi praterie, speranze
in questo labirinto sciapo e
senza poi.
RICEVO E PUBBLICO
RispondiEliminaQuesto silenzio ci ha presi tutti per mano, caro Lino. Abbiamo le stesse sensazioni umane fatte di paura e sacrificio. Nella chiusa, per un attimo ho sperato ma infine il Nulla ha inglobato nuovamente labirinti senza poi. Ci sarà un poi, c'è sempre un poi, anche senza noi. Bella poesia, densa di sentimento.
Patrizia Stefanelli
Mi unisco alla 'mia' Patrizia, Lino, nel dirti che 'il silenzio che ingoia' ci ha reso tutti ostaggi. Siamo privi delle camminate sulla battigia, dei prati, anche di un semplice cappuccino al bar. Sulla base di una lunga esperienza posso confidarti che la negazione rende più bello il dono. Forse domani apprezzeremo le piccole cose. Ma come dimenticare che questo 'sogno che svapora' miete vittime? Non potremo e non dovremo dimenticare. Un'esperienza al limite come quella che siamo chiamati a fronteggiare esige consapevolezza dei nostri limiti. Un virus inatteso e bastardo può spegnere tutto. Occorre imparare a essere pronti, a non lasciarci sorprendere.
RispondiEliminaOggi è tempo di 'labirinto sciapo e senza poi"... Riesci a versificare anche nella tragedia. Non è facile, Lino dolce e caro... Sei un bel dono in questa giornata che, per allearsi con il caos, ha oscurato il sole! Ti stringo al cuore, insieme al nostro Condottiero e alla mia Pat.
Ringrazio il mio mentore Nazario che mi ha concesso nuovo approdo su Leucade permettendomi di esprimere il mio sentire in questo drammatico momento che l'Umanità tutta sta attraversando.
RispondiEliminaUn grazie di cuore alle care amiche Patrizia e Maria che hanno dedicato tempo e pazienza nel leggere i miei pensieri.
Il conflitto Ragione/Utopia è latente nei miei versi così
come da Voi evidenziato, ma, come recita il detto "Per aspera ad astra",faccio mio il Vostro augurio per un "Poi" dove luce nuova tornerà a illuminare il sentiero di ogni uomo.
Lino D'Amico