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mercoledì 29 aprile 2020

NAZARIO PARDINI LEGGE: "TRACCE DI UMANA SOLITUDINE" , DI GIOVANNA DE LUCA, GUIDO MIANO EDITORE


GUIDO MIANO EDITORE – NOVITÀ EDITORIALE
È uscito l’ultimo libro di racconti e poesie TRACCE DI UMANA SOLITUDINE
di Giovanna de Luca con prefazione di NAZARIO PARDINI


Pubblicato il libro di racconti e poesie TRACCE DI UMANA SOLITUDINE della scrittrice Giovanna de Luca, edito GUIDO MIANO EDITORE, 2020.


«La prima parte del libro è costituita da una silloge poetica e la seconda da nove racconti che da Stasera a Il pomeriggio si dispiegano su una narrazione paratattico-dialogica in cui le sequenze narrativo-psicologiche e descrittive sono finalizzate all’analisi interiore dei personaggi. Parrebbero due corpi a sé stanti, senza contaminarsi a vicenda, ma un filo rosso, un leitmotiv li percorre determinandone un continuum: l’amore per la natura, il gioco delle parti, le relazioni interpersonali, una certa melanconia, uno sguardo al passato con occhio benevolo, le trame che suggeriscono apodittiche conclusioni, le descrizioni con sguardo rivolto all’interiorità, il motivo delle radici e quello delle reminiscenze non fanno altro che avvicinare la simbologia dei racconti agli intenti emotivo-riflessivi della silloge.
Possiamo dire in conclusione che l’opera, complessa e articolata, ricca di spunti antropologici e ambientali, ci presenta uno spaccato di urgente impatto umano, soprattutto con i quadri suggeriti dalle descrizioni: “Era un dolce autunno, quello che stava passando. Il viale, lungo il torrente, era un tappeto di foglie rosse, gialle, e marroni. I tronchi quasi bianchi, forti e nodosi, si assottigliavano nell’intreccio dei rami, via via sempre più spogli. Il cielo chiaro nella luce del pomeriggio suggeriva un lento abbandono al declino…” (Come acqua di torrente); “Caro, ti ho mai detto quanto è bello, in sere d’estate come questa, stare in silenzio a contemplare il cielo? Lo so, già sorridi e mi accusi di vieto romanticismo. Ma non di questo si tratta. Ti si apre una dimensione diversa, tanto lontana dal quotidiano, come di tempo fermato da sempre e per sempre. Poche stelle stasera, molti aerei che sembrano lucciole. Da una parte, una macchia scura trattiene segreti, dall’altra si aprono presepi. La strada, sempre così percorsa, appare un nastro chiaro, dove possono correre tranquilli i nostri pensieri…” (Stasera), dove, l’autrice, spersa nei suoi àmbiti esistenziali, dà tutta se stessa a ché le emozioni si concretizzino in cieli forieri di stelle; in voli di memoria verlainiana (Le ciel est par-dessus le toit).
I racconti sono veri spaccati che parlano di fatti, di vita, di uomini, donne e ragazzi che narrando, scivolano via come acqua di sorgente: “…Su di lei tanta ne era già passata: quanta, e quale, sarebbe passata sulla giovane donna? Sentì di amarla come una figlia, una figlia sconosciuta che non avrebbe visto mai più. Salendo le scale, pensò che le persone sono come acqua di torrente: hanno una voce, e bisogna ascoltarla. Nient’altro” (Come acqua di torrente). Vita, amore, comunicazione, sintonia, storie: tutto è poeticamente arrivante; tutto ci chiama a una lettura di intensa intrusione partecipativa».

Nazario Pardini

Dalla prefazione al libro


Giovanna de Luca, nata a Piacenza, vive a Varese dove ha insegnato lettere nelle scuole medie superiori. Ha pubblicato le raccolte di liriche: Poesie (1997), Il cantare del grillo (2008), La cerniera del tempo (2012), Tra luce e buio (2013), Quel che resta del giorno (2014), Finché avrò voce (2015), Oltre il limite (2017) e il libro di narrativa Quindici racconti (2018). Ha vinto vari premi e riconoscimenti per la poesia e la narrativa, tra cui il VII° Premio Letterario Internazionale “Città di Sarzana”, 2019, per il racconto breve Piazzetta San Lorenzo. È presente inoltre in vari repertori letterari: Antologia (Centro Minerva edizioni, 2010), I Poeti Contemporanei e Riflessi (Ed. Pagine, 2013 e 2014), I Racconti di Cultora Nord (Historica edizioni, 2017). Ha ottenuto una menzione di merito al Premio internazionale di poesia Antonia Pozzi nel 2016.



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