Pagine

sabato 25 aprile 2020

ROSSELLA CERNIGLIA LEGGE: "DE LINGUA LATINA " DI M. T. VARRONE. TRADUZIONE DI M. R. DE LUCIA



DE LINGUA LATINA di Marco Terenzio Varrone
Traduzione e note di Maria Rosaria De Lucia

Recensione di Rossella Cerniglia


Considerando che il lessico tutto della Lingua italiana deriva quasi integralmente dal latino, ci riteniamo molto grati a Maria Rosaria De Lucia per l’opera di traduzione e divulgazione del varroniano De lingua Latina, opera monumentale, in 25 libri, concepita e scritta dall’autore latino tra il 47 e il 45 a. C.
Questa nuova traduzione, e il complementare studio analitico e storiografico che la correda, ci consente di riappropriarci di un patrimonio di cultura, in forma più consapevole e critica. Non soltanto, infatti, il nostro patrimonio linguistico discende dalla originaria matrice latina, ma una certa fraseologia latina è abitualmente calata nel nostro odierno parlato, nel nostro quotidiano, a costituire inserti puri, e sempre vivi e vitali, all’interno di un patrimonio linguistico e lessicale modificato dal tempo e dalla storia con le contaminazioni linguistiche dovute all’avvicendarsi dei popoli con cui siamo venuti in contatto.
Un’opera, dunque, quella della De Lucia, che è traduzione, ma anche un dovizioso e colto studio su un testo assai prezioso di un autore tra i più prolifici e rappresentativi della cultura del mondo antico.
Di sapere vasto, enciclopedico, data la colossale mole del corpus delle sue opere - se ne contano almeno 74, distribuite in più di seicento volumi - ebbe largo consenso tra i contemporanei, e al suo patrimonio di conoscenze attinsero, a piene mani, per la grande risorsa del materiale poligrafo da lui fornito - articolato ed ordinato secondo schemi sistematici e coerenti - la cultura romana e medievale.
Il solo De lingua Latina, costituito da venticinque libri, oltre ad essere un’opera monumentale, è anche il primo testo metalinguistico della Lingua latina, una trattazione sistematica e approfondita in cui sono dibattute le più importanti questioni relative alla Lingua. E anche la sola parte pervenutaci -che va dal V al X libro - rappresenta un patrimonio notevolissimo e preziosissimo di informazioni e cultura per tutti i tempi.
Al primo libro, che fungeva da introduzione a carattere generale, seguiva una tripartizione del testo in gruppi di sei libri nelle prime due parti, e di dodici libri nella terza. La prima esade, che va dal II al VII libro, conteneva uno studio delle etimologie, in relazione, soprattutto, all’ambito temporale e a quello spaziale; la seconda, che va dall’VIII al XIII libro, era incentrata sull’aspetto grammaticale e morfologico - con lo studio dei casi, delle declinazioni, e delle coniugazioni verbali- mentre le altre due esadi della terza parte prendevano in esame l’aspetto sintattico e stilistico della Lingua.
Relativamente alla parte di testo a noi pervenuta, lo studio delle etimologie, presente nei libri dal II a VII, è di grande interesse ai nostri giorni. Risalire alle radici della nostra lingua, laddove essa si fa parola, è elemento essenziale e determinante per un uso corretto e consapevole dei nostri mezzi espressivi. La conoscenza approfondita e coerente del codice linguistico, e soprattutto di quella che scava alle radici dell’elemento lessicale è di enorme importanza in un tempo in cui il pressappochismo culturale e linguistico evita – nella generalità dei casi - ogni scelta ragionata e cosciente.
Varrone propone, infatti, per chi scrive, i principi di chiarezza e brevità, estremamente validi in ogni tempo, soprattutto perché i più accetti a chi legge. L’essenzialità, intimamente legata alla scelta della parola, che deve essere la più appropriata, è infatti ciò che consente una comprensione rapida che ci immette, all’istante, nella sostanza del messaggio trasmesso, senza fuorviare il pensiero di chi lo riceve.
L’ampia serie di note che accompagna e correda la trattazione dei libri a noi pervenuti - opera della studiosa e traduttrice Maria Rosaria De Lucia - è densa di interventi chiarificatori, colti e puntuali, di riferimenti a fatti storici e a personaggi, che vengono ad arricchire il tessuto dell’opera e ne contestualizzano e approfondiscono i dotti rimandi. L’assunto teorico viene così ricondotto all’interno della prospettiva reale, storica. E la stessa opera di storicizzazione delle tematiche varroniane, ricondotte ai loro antecedenti teorici e culturali, si dispiega diametralmente e diacronicamente in dimensioni ampie, abbracciando e intersecando i più svariati ambiti di una cultura e di una civiltà che si dispiegano attraverso i secoli.

Rossella Cerniglia

M.T. VARRONE. DE LINGUA LATINA
Traduzione e note di Maria Rosaria De Lucia
Guido Miano Editore, 2020
mianoposta@gmail.com

1 commento:

  1. Ed io sono grata a Lei, professoressa Cerniglia, per aver avuto la pazienza di leggermi e per aver centrato in maniera così puntuale l'intento del mio lavoro. Cordialmente, Maria Rosaria De Lucia

    RispondiElimina