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martedì 26 maggio 2020

ANTONIA IZZI RUFO LEGGE: "NEL FRATTEMPO VIVIAMO" DI NAZARIO P.


Nazario Pardini, "Nel frattempo viviamo", Prefazione di Enzo Concardi, Casa Editrice Miano Editore, Milano


Nazario Pardini, noto scrittore, poeta e critico tra i più preparati dell'età contemporanea, ha affrontato, questa volta, nella sua silloge, "Nel frattempo viviamo", un argomento di somma importanza: la vita. Intorno c'è vita in ogni angolo: in noi, nei nostri simili, negli animali (domestici, liberi), nelle piante. La vita si rinnova, periodicamente, non si estingue: si può dire "eterna". Quante volte noi uomini la rinneghiamo! Succede, però, in momenti particolari, quando siamo irritati, quando non sopportiamo il male che ci assilla, quando non possiamo risolvere un problema. Quasi sempre, però, sempre, noi difendiamo la vita: ricorriamo ai medici, se siamo malati, e seguiamo le cure che ci vengono ordinate, prendiamo le medicine che fanno al nostro caso, facciamo tesoro delle esperienze degli anziani. E' perché vogliamo vivere, il più a lungo possibile, anche se affermiamo di "voler morire piuttosto che continuare a soffrire" (Quest'ultima affermazione la pronunciamo con la bocca, non col cuore, per "scaramanzia" ). La silloge di Pardini si compone di due parti: la prima parte ha per titolo "Nel frattempo viviamo", la seconda "Dal serio al faceto. Dal sacro al profano". Il poeta tratta argomenti che riguardano l'uomo, il suo procedere, il suo comportamento e il suo reagire nei momenti di crisi; egli esprime le sue opinioni. E' vero che la vita è una lotta, che non è facile superare gli scogli che affiorano nel suo cammino, ma non bisogna arrendersi, bisogna perseverare per riuscire vincitori, per provare la soddisfazione di non aver lottato invano. Se osserviamo attentamente, con scupolosità, notiamo che in essa sono molte le cose belle, positive, che si fanno prediligere: in primo luogo  la natura nei suoi aspetti stupendi che si evidenziano durante le quattro stagioni, l'affetto e la vicinanza dei nostri cari, gli amici, la soddisfazione delle nostre conquiste... Sono molte anche le cose negative che riscontriamo nella società. Ciò dipende dal fatto che noi uomini non siamo tutti uguali; vi sono, tra noi, anche i disonesti, gli egoisti, coloro che si danno da fare solo per sé a danno degli altri. E sono proprio questi che Pardini mette in luce, che non perdona, che condanna. Gli individui migliori sono coloro che coltivano l'arte: hanno sensibilità spiccata, sono onesti e generosi, amano la gustizia, l'imparzialità. Le liriche hanno tutte un significato. Riporto versi, stralci, solo di qualcuna di esse: <<In seno alla natura / un colore c'è sempre>>: è la natura che guida l'uomo nella scelta armoniosa dei colori. <<Com'è scaltro il tempo! / Mi nasconde il suo passare / ora con il profumo del mare, / ora con il volare dei passeri, / ora con foglie rame... >>. Il tempo, con le sue immagini, favorisce l'ispirazione. <<Sulle pareti della mia casa, / sono rimasti... / i canti di mio padre, / le esortazioni di mia madre... >>. Il poeta ricorda, con nostalgia, la sua casa e i suoi genitori. <<Sarà solitudine / la vecchiaia.. / ma pur sempre / l'unico mezzo / di restare.. / a respirare la vita>>. Chi muore a tarda età, vive più a lungo, conosce più cose della vita (E se la vecchiaia è un tormento? Allora si cambia, su di essa, parere). <<L'amore è come la luna: / questa telecomanda il mare, / quello lo fa con il cuore>>. Scene romantiche, sentimentali. <<La musica di Puccini / è uno dei messaggi / che riesce a trasmettere attimi di certezza / sull'esistenza del soprannaturale>>.  C'è sempre qualcuno che induce alla fede. <<Non esiste poeta / che della bugia / non ne faccia un'arte>>. Il poeta trova ispirazione anche nelle cose negative. E', per caso, quest'ultima affermazine, uno scherzo?>>.

Antonia Izzi Rufo




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