LA BRUGHIERA
La mia solitudine
È come un suono di cornamusa
Nella brughiera scozzese
Dietro a una cortina di pioggia sottile
Due occhi cercano una strada
CREMISI
Veli cremisi
Uno sull’altro
Sull’anima mia ferita
Veli che assorbono il sangue
Veli che cambieranno colore
SOSPESA
Eccomi
sospesa su un filo
come un lenzuolo
steso ad asciugare
ma quanto vento per tutte queste lacrime
quanto sole affinché cambi colore?
Mettetemi su un ramo di pesco
perché gli rubi il profumo.
Lolli mia,
RispondiEliminahai un'indole poetica incredibile! Sei matura come se componessi versi
da sempre. E questa essenzialità, questa brevità rendono i tuoi componimenti
ancora più poderosi. Sai comunicare senza metafore, senza figure retoriche, senza abbondare.
"La brughiera" è un quadro originalissimo del nostro oggi, non solo della tua solitudine.
Ma in tutte e tre le liriche l'ultimo verso è apertura d'ali. Sei tesa alla speranza e dimostri la forza di cui ti parlo.
Se esiste il fuoco creativo lo incarni. Ti stringo fiera!
Maria mia, (E quanto mi è caro il mio diminutivo che usi con il quale ci siamo conosciute)grazie come sempre per le tue parole ricche di affetto profondo! Credo anch' io che "La brughiera" possa essere esteso alla situazione che stiamo vivendo, tutto nella propria solitudine, cercando di scrutare oltre.....ti ringrazio di cuore e ti stringo forte a me, Amica d' anima!
EliminaConoscevo due di queste poesie di Loredana, per cui mi soffermerò sulla terza. Non perché le altre non siano degne di nota - lo sono eccome - ma per un'altra ragione: "Sospesa" è un momento importante e fondamentale nella crescita poetica della D'Alfonso. Mi spiego: non è la cifra della sua poesia a cambiare (ed è già questo un fatto estremamente positivo) quanto lo spessore, l'icasticità del suo versificare.
RispondiEliminaIl vento e il Sole acquistano una forza straordinaria, vengono investiti di una responsabilità vitale. L'essere sospesa nell'aria, come un panno ad asciugare sul filo, non è un'attesa, niente affatto. Il lenzuolo potrà soffrire un passaggio di nubi, una caduta improvvisa del vento ma non può più districarsi da quel ramo di pesco.
Adesso lei lo sa, sa di essere una poetessa, una ladra di profumi. Tutti i poeti sono ladri, e rubano, rubano si, rubano la vita. Senza peccare.
Sandro Angelucci
Caro Sandro, ti ringrazio tantissimo per queste parole stupende che mi onorano nel profondo,anche perché vengono da un vero e riconosciuto Poeta . ..colgo l' occasione per un abbraccio al mio caro Amico con riconoscenza, stima e affetto. Loredana.
RispondiEliminaViva e struggente la situazione di stallo e di attesa che Loredana attraversa e che ci fa vivere in queste tre scarne e vibranti poesie. Lei sta "sospesa su un filo / come un lenzuolo / steso ad asciugare"; sta sola nella brughiera, con "occhi che cercano una strada", tentando di aprirsi un varco nel doloroso intrico interiore. E mentre il sangue le sgorga copioso da una profonda ferita, attende fiduciosa la fine del pianto, certa che tutto alla fine cambierà colore. Sono versi degni di grande attenzione. Vera poesia.
RispondiEliminaFranco Campegiani
Mio caro Franco, grazie del tuo commento, hai ragione, sono versi molto dolenti ma è giusto dirsi fiduciosi come dici tu che ti senti certo che alla fine....tutto cambierà colore.
RispondiEliminaSono io sono grata a te per la tua attenzione per i miei versi! Ti abbraccio onorata. Loredana