PIANURA
DI NOTTE
Accompagnami
ai campi, stasera.
Non ho
voglia di andarci da sola.
Senti
forte l'odore del fieno?
Trema
ancora un sentore di luce
ma gli
uccelli ormai tacciono ai nidi
e una
stella si vanta nel cielo.
Accompagnami
ai campi, stasera.
Tu lo
sai che ho perduto la strada,
quella
giusta che va verso il fiume
dove
andavo una volta e ascoltavo
il
tranquillo stormire dell'acqua:
si
specchiava il filare dei pioppi,
ondeggianti
vedevo i contorni.
La
campagna dintorno e il suo fieno.
Qualche
attrezzo lasciato al domani.
C'era
un sasso, pareva un sedile.
Lì
restavo e aspettavo le stelle.
La
pianura giaceva all'intorno,
calda
e umida notte nel grembo.
Accompagnami
ai campi, stasera.
Siedi e ascolta:
su tutto si leva
dominante
il frinire dei grilli.
Tu lo
sai che ho perduto la strada
che
dai grilli mi stacchi al ritorno-
tu lo
sai che il gran fiume mi aspetta.
© GdL
15 luglio 2020
Ho letto le ultime poesie arrivate e pubblicate in questo autorevole capitanato da un critico di riconosciuto valore. Sinceramente, boati o non boati, questa è la composizione che mi ha convinto di più e per armonia della forma e per profondità del contenuto. Questa è vera poesia, complimenti vivissimi alla poetessa, alla sua creatività, al suo sorprendersi mdi fronte ai campi della vita.
RispondiEliminaEmanuele
Convengo con Emanuele sull'altissima levatura di questa lirica, non credo sia giusto fare paragoni. Il concetto di base è che se siamo ospiti di quest'Isola abbiamo il dovere di onorarla. Io trovo molte liriche che mi convincono e mi coinvolgono e sono sincera nel commentare. Ovviamente è una questione di gusti, ma resta il concetto del confronto. Giovanna De Luca è di un lirismo assoluto. I suoi endecasillabi sciolti lasciano senza fiato. Ella crea una simbiosi con i miracoli della natura e non solo... Attua l'animismo, dando vita al 'sasso', che sembra un sedile, qualcosa di vivo tra le tante creature palpitanti. Ho già apprezzato la voce tonante di questa Poetessa in altre occasioni e ho preso atto che i suoi versi sono composti su un magnifico spartito che Dio legge e applaude. Grazie, Giovanna, sei un faro e un grande Esempio di quanto il classicismo possa divenire attuale e vellutato. D'altronde resta la base della vera Poesia! Mi permetto di abbracciarti e di continuare a darti il 'tu' e saluto affettuosamente anche Emanuele.
RispondiEliminaGrazie, sono commossa
EliminaBellissima lirica che riecheggia un certo tipo di poesia inglese....e lo dico di getto, senza alcuna pretesa di ergermi a "critico". E' un parere del tutto personale.Semplicemente, mi ha ricordato i versi composti, romantici, malinconici di Emily Dickinson.
RispondiEliminaComplimenti sinceri all'Autrice.
Loredana D'Alfonso
Non conosco l'Emanuele che parla di capitanato e di boati o non boati ma, pur essendo molto contenta di aver letto la poesia di Giovanna De Luca che trovo molto bella, allo stesso modo di Maria Rizzi, non credo valga la pena di fare confronti.
RispondiEliminaLa poesia in genere ha diverse sfaccettature che ciascuno a proprio parere e modo accetta o non accetta.
L'anonimo Emanuele, con il suo sarcasmo, oltre a parlar male del blog, considerandolo una sorta di e riferendosi all'elegante, nonchè colta esegesi della D.ssa Cinzia Baldazzi nei confronti dell'ormai sommo poeta Pasqualino Cinnirella, ha offeso non solo la D.ssa Baldazzi ma anche il poeta, i commentatori e lo stesso blog.
La poesia commentata in maniera molto sarcastica dal più che anonimo Emanuele è bellissima e faccio i miei complimenti vivissimi all'autrice ma da quello che scrive Emanuele nei confronti di "Boati dal profondo" si capisce quanto debba essere frustrato, invidioso e represso.
L'inatteso successo dell'umile Cinnirella conferma quanto possa essere competitivo il mondo dell'arte e quanti snob vi siano in circolazione, specie se hanno titoli di studio ottenuti tramite raccomandazioni CEPU.
Pirandello ha scritto: "A ciascuno il suo" e se Emanuele non ha avuto la capacità di emergere come, al contrario, ha fatto Cinnirella ed altri bravi poeti, se la deve e può prenderesela solo con sé stesso.
Io rimango del parere che ogni poeta abbia il proprio modo di scrivere e pur ammirando anche la poetessa Giovanna De Luca per le sue liriche, ritengo che lo stile sia completamente diverso dal poeta a cui si riferisce l'anonimo Emanuele il quale, se continua così, difficilmente potrà diventare quello che avrebbe voluto essere.
Jeppy Petulci
Non conosco l'Emanuele che parla di capitanato e di boati o non boati ma, pur essendo molto contenta di aver letto la poesia di Giovanna De Luca che trovo molto bella, allo stesso modo di Maria Rizzi, non credo valga la pena di fare confronti.
RispondiEliminaLa poesia in genere ha diverse sfaccettature che ciascuno a proprio parere e modo accetta o non accetta.
L'anonimo Emanuele, con il suo sarcasmo, oltre a parlar male del blog, considerandolo una sorta di e riferendosi all'elegante, nonchè colta esegesi della D.ssa Cinzia Baldazzi nei confronti dell'ormai sommo poeta Pasqualino Cinnirella, ha offeso non solo la D.ssa Baldazzi ma anche il poeta, i commentatori e lo stesso blog.
La poesia commentata in maniera molto sarcastica dal più che anonimo Emanuele è bellissima e faccio i miei complimenti vivissimi all'autrice ma da quello che scrive Emanuele nei confronti di "Boati dal profondo" si capisce quanto debba essere frustrato, invidioso e represso.
L'inatteso successo dell'umile Cinnirella conferma quanto possa essere competitivo il mondo dell'arte e quanti snob vi siano in circolazione, specie se hanno titoli di studio ottenuti tramite raccomandazioni CEPU.
Pirandello ha scritto: "A ciascuno il suo" e se Emanuele non ha avuto la capacità di emergere come, al contrario, ha fatto Cinnirella ed altri bravi poeti, se la deve e può prenderesela solo con sé stesso.
Io rimango del parere che ogni poeta abbia il proprio modo di scrivere e pur ammirando anche la poetessa Giovanna De Luca per le sue liriche, ritengo che lo stile sia completamente diverso dal poeta a cui si riferisce l'anonimo Emanuele il quale, se continua così, difficilmente potrà diventare quello che avrebbe voluto essere.
Jeppy Petulci
Ringrazio con umiltà e cuore per i giudizi critici positivi che sono stati espressi. Che la Musa non mi abbandoni.
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