RITA FULVIA FAZIO: "VIAGGIATRICE DEL TEMPO"

Buongiorno caro Nazario. Per ragioni di completezza le invio il commento che era stato postato su Facebook a firma Ester Monachino relativamente alla mia poesia Viaggiatrice del tempo. Non so se vuole aggiungerlo nei commenti all'Isola, se vuole accompagnarlo con due sue parole alla gradita accoglienza della  dottoressa Ester Monachino. "Di sicuro, mi fa un grande piacere avere sulla nostra isola un commento di una scrittrice molto valida come Ester Monachino". (Nazario).

Trascrivo l'allora commento atto all'inserimento sul blog, con un gradito ringraziamento scaturito dal cuore nei suoi confronti, Nazario, nei riguardi della fruibilità di Alla volta di Lèucade.

Commento:

"Grazie a te, Rita, per aver risposto al mio invito con questi splendidi versi. Vi traspare il sentir panico del connubio tra le creature e la propria interiorità, tutti legati come grani di un unico rosario ad una esistere dicotomico, travagliato e giocoso, ma che sa vedere la bellezza in ogni cosa perché questa bellezza è sangue della propria anima. Sì, siamo viaggiatori della speranza perché un poeta è soprattutto un entronauta: è dalla propria interiorità che il viaggio nell'Esserci si fa meravigliosamente proficuo. A te, Rita, il mio abbraccio cordiale in poesia."

I miei due mesi estivi sono stati molto particolari: stressanti per  musiche, vita alla luce notturna indesiderata... ma bagni in mare molti e tante nuove conoscenze belle. Difficoltose soluzioni. Nessuna lettura tranne quella goduta alla luce del sole delle sue poesie da I dintorni dell'amore ricordando Catullo, così tanto belle, dal sapore dell'anima! Difficile ripresa. Condivisione iniziativa/ richiesta di poesie su Facebook. Perciò le invio quella postata che spero le piaccia.

Viaggiatrice del tempo

 

A sera, 

sola, 

fra stelle sospese nel cielo, 

dimentiche, 

anch'esse dimentiche 

del torbido e verde mare, inusuale allo sguardo dello spirito aperto

alla gioia e al bello, 

che pur vide, poc'anzi,  riflettere un 

moto opprimente,

inquieto

e tenebroso, 

a ricordo di 

viaggiatori della speranza tristemente naufraghi 

nei mali del mondo. Vanitoso male!

Oggi, come ieri

io, sola, 

dentro a queste vite perse.

  

Rita Fulvia Fazio