GUSEPPE NANNI
O
DOLCE PIANTO
O
dolce pianto, ove al bell’Arno in riva
siede la
mia Firenze e s’incorona,
ti
salvi Iddio, come persona viva,
mentre
ti guardo, amor con me ragiona.
Ogni balda
speranza che fioriva
sulla mia
gioventù torna e mi sprona;
ogni
piaga che il reo tempo v’apriva,
volentieri
obliando, il cuor perdona.
Come il
tuo verde, come questa lieta
chiostra
di colli che cinge e fiancheggia
festosamente il tuo perenne aprile,
splendono
i miei pensieri; e per la cheta
gioia
del vespro tacito veleggia
dei
bianchi sogni a me lo stuolo gentile.
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