Poesia di una intensità umana coagulante. Sensazioni, memorie, lievi afflussi emotivi, ampiezze panoramiche dove l’autore cerca corrispondenza al suo esistere; ad una meditazione che non riesce a sfuggire alla sorte dell’umana vicenda esistenziale: “Intorno, già la sera imbruna”. E si cerca riposo nel groviglio delle rimembranze, che, visivamente leggere e sfumate, lasciano recrudescenze di melanconico apporto sul percorso della lirica.
Fruscii
Ombre
allungate vuote d’essenza,
paiono
cenci di utopie confuse,
evanescenti
bagliori di fantasmi
che
annebbiano la ragione
nell’attimo che mai riposa.
Fruscii
di brezza e sussurri di memorie
galleggiano
nello stagno dell’oblio
mentre
purpuree sfumature di colori
danzano
nella cromia vespertina
in un
altrove vinto dai silenzi.
Sono
forse miraggi al di là del tempo,
o muti
assilli di attese latenti
nelle
foto ingiallite in un cassetto?
Cerco approdo
e profumo di zagara.
Intorno,
già la sera imbruna.
Una composizione di notevole delicatezza nei toni sfumati come una carezza di un sentire che ha del profondo.
RispondiEliminaLino d'Amico che già conosciamo nella sua sensibilità lirica affina qui il dettato ricorrendo ad un lessico più ricercato, impreziosito da immagini che pescano nell'animo attento a cogliere sfumature di non comune sentire.
I miei complimenti all'amico Lino.
Edda Conte.
Ti ringrazio, carissimo Nazario, per la generosa amicizia che sempre mi concedi e per l'approdo che mi permetti sul nostro Scoglio. Ti ringrazio anche per la paziente disponibilità nel dar voce ai miei versi con benevoli commenti che toccano le corde del mio sentire.
RispondiEliminaUn forte abbraccio a te, mio nocchiero.
Lino D'Amico
Edda carissima. Ti ringrazio per la tua attenzione. Il tuo commento mi onora così come l'incondizionata amicizia che mi doni.Leggo sempre con interesse le tue composizioni che l'amico Nazario pubblica su Leucade e ne traggo preziosi insegnamenti di stile e contenuti.
RispondiEliminaUn forte abbraccio
Lino D'Amico
Le nuove poesie dell'amico Lino hanno sapore di maturità artistica e di volontà di arricchire il proprio immaginario di aspetti visionari e quasi magici. La lirica in oggetto è un crescendo rossiniano di ricordi, sensazioni tattili e visive, epifanie esistenziali. Si sale sul deltaplano dei 'fruscii' e si è figli di un volo dolcissimo di miraggi e luminosità. Ringrazio Lino, mi complimento con lui e lo abbraccio forte.
RispondiEliminaGentilissima Maria. Sempre coinvolgente la tua disamina per me molto stimolante.Il tuo pensiero critico mi gratifica immensamente e di vero cuore ti ringrazio per la stima che riponi nella mia poetica e per l'incondizionata amicizia che mi doni.
EliminaLino D'Amico
Dopo averla ascoltata per telefono e qui letta e riletta, questa poesia di Lino D'Amico, mi conferma che l'autore, in breve tempo, ha fatto passi da gigante nella sua espressività poetica come dicono appunto Edda e Maria. Una poesia compatta, sentita e partecipe con un dettato verbale ontemporaneo che denota comunque una sensibilità dell'io non indifferente. E' una poesia che palesa in pieno il sentire dell'io più profondo con la sua mestizia dettata dal vissuto. A mio avviso e azzardo, nel dire che Lino D'Amico era già poeta prima ancora di scrivere poesie sfociate poi oltre la maturià/senilità quando il dire poetico appunto è certezza del sentire più profondo. Pasqualino Cinnirella
RispondiEliminaRICEVO E PUBBLICO
RispondiEliminaIl tuo coinvolgente commento ha estrapolato, con innata sensibilità, i pensieri celati nei miei versi, i dubbi e le sensazioni del mio io latente nei momenti oscuri quando ombre allungate riversano il tutto nel nulla e la luce si disperde nella penombra di un altrove vuoto di ogni attimo fuggente legato ai fantasmi evanescenti di fotografie ingiallite nel cassetto di un tempo ignaro del poi.
Grazie Pasqualino, grazie per questo commento sbocciato a impreziosire i miei versi e grazie ancora per far parte dei miei sogni che cercano ancora approdi nuovi e profumo di zagara.
Un affettuoso abbraccio
Lino D’Amico
Sogni, ombre, forse fantasmi, silenzi e miraggi. Evanescente e delicata questa poesia dove l'Autore si abbandona ai ricordi e poi, alla fine, cerca approdo e un profumo familiare, di zagara.
RispondiEliminaComplimenti per le sensazioni che riesci a creare, caro Lino.
Un caro saluto
Loredana D'Alfonso
RICEVO E PUBBLICO
RispondiEliminaGentilissima Loredana. Sono estremamente lusingato per le considerazioni e gli apprezzamenti che hai riservato ai miei versi con i quali ho cercato di esprimere emozioni celate nel mio sentire e che, con la sensibilità che ti è propria, hai impreziosito dedicando loro pazienza e tempo. Ringrazio il nostro nocchiero Nazario che sempre ci permette approdo sull’ambito scoglio di Leucade dando voce alla nostra creatività e legando ognuno di noi a preziose amicizie nuove.
Un caro abbraccio.
Lino D’Amico
In questa intensa e delicata poesia, le prime due strofe sembrano attente pennellate capaci di rappresentare due diversi momenti della nostra vita; nella terza, folgorante, la presa di coscienza dell’Autore accortosi che tutto passa in attesa di qualcosa che non arriva mai. Il Poeta Lino D’Amico descrive le sue emozioni quasi “a bassa voce” come a celare il disincanto che lo accompagna lentamente nel viaggio, riempiendo di ricordi e rimpianti la vita che sente scivolare tra le mani, coi suoi silenzi e le attese disattese; e i barlumi sottili di fantasmi che lo confondono. Le immagini quasi palpabili e i versi ispirati scorrono fluidi ricadendo in un vuoto imprevedibile, malgrado l’Amore. Malgrado i colori. Sono fruscii di un tempo che scorre indifferente e che non torna, ma che lascia il suo seme nel presente e nella speranza del futuro, pensiero ampiamente condiviso da molti di noi, cercatori di illusioni. E nella candida conclusione rivela lo sgomento per un senso che sfugge agli altri ed anche a sé stesso. “Cerco approdo e profumo di zagara./ Intorno, già la sera imbruna.” Complimenti, Lino. M’inchino alla tua sensibilità e bravura.
RispondiEliminaRosanna Di Iorio