SI RINCORRONO I COLORI D’AUTUNNO
da una lettura del mio
giardino
Si rincorrono i colori
d’autunno
per cogliere insieme la
bellezza dell’ora
gli anemoni rosa tenui
fragili come pelle infante
si assiepano affettuosi
intorno alla rosa rampicante
che si erge offrendo al
sole il turgore di petali d’oro.
Ravviva la rosa di
macchia-rosso preludio amoroso
con le lucenti bacche di
pungitopo agrifoglio
in armonia con i frutti
d’arancio smaltato
a grappoli esplosi da
verdi pannocchie
come eco di un sorriso
dai primordi
sementi future per altri
altri ireos
selvaggi pur nell’antico
tenue lilla.
S’accorda con gioia
espansa fra il fogliame
Il giallo dell’iperico,
del mio topinambur
esotico suono che a danza
mi invita
dai colli riecheggiato
scivolato nel mio giardino.
E i tuoi topinambur,
Andrea
s’affollano al cancello
curiosi*
come scolari al primo
giorno
evocati dal tuo
affettuoso spazio
d’autunnale dolcezza a
Pieve.
Come un divino assolo
s’annuncia il candore
dell’elleboro ora
rosa d’Avvento tempo
lungo da fiorire
di speranza promessa già
dal bocciolo.
Tutto è splendida
congiunzione di colori-vita
segno
dell’amore-concordia che percorre
da sempre l’universo,
nostra fede ancora
pur fra le lacrime
l’affanno di chi in bilico
fra l’alfa e l’omega,
vacilla sulla corda.
Ora che i miei pensieri
spesso
s’accartocciano come
foglie nel vento
e il cuore rapito
dall’azzurro incanto, d’improvviso
sbalzato nel surreale suo
stato, si perde
consola questo colloquio
infinito con il creato
che diviene esile fiore
forte d’erba Luigia
elevato all’Alto come
universa preghiera
da te madre
assente-presente accanto a noi
brezza essenza foglie
fiori.
16
ottobre2020
* l'idea dei topinambur
come bambini curiosi al cancello è ispirata
dalla poesia "Altri
topinambur" di Andrea Zanzotto
da "Meteo" in
"Le poesie e prose scelte", Milano, Mondandori, 1999.
"Leggere il giardino", nuovo visionario e realistico volo della nostra Maria Luisa che attribuisce alla Poesia il senso delle storie che ama, delle passioni che coltiva... Il suo novembre, appendice dell'estate, è dipinto con colori che farebbero invidia a un artista figurativo in questa lirica che celebra la Natura, ma com'è usanza dell'Autrice patavina diviene grande allegoria della vita che scorre.
RispondiElimina"Tutto è splendida congiunzione di colori-vita
segno dell’amore-concordia che percorre
da sempre l’universo, nostra fede ancora
pur fra le lacrime l’affanno di chi in bilico
fra l’alfa e l’omega, vacilla sulla corda".
I versi citati, che possono definirsi Poesia compiuta in se stessi ne rappresentano la grande dimostrazione. Le creature del giardino, miracoli lirici, come tutti gli esseri viventi, si accordano alle umane vicende e divengono presagi di nuove armonie,perché non 'si vacilla sulla corda' per tempi infiniti. Sguardo d'amore posato sul sociale, che con la levità, che caratterizza Maria Luisa, mette in risalto quanto le perdite spingano a intensificare i sensi. Non si muore un pò per volta, si nasce morendo, visto che le due realtà sono intimamente legate. Un affresco di sole, di colori, di profumi, di riflessioni, composto con i cinque sensi e donato con il consueto amore. Grazie, amica mia! Sei la donna delle meraviglie. Ti bacio.
Grazie, cara Maria, per quella "donna delle meraviglie", mi è molto piaciuto! Credo veramente, al di là delle tue splendide riflessioni, che in questo momento sia urgente vivere la nostra vita nella bellezza della natura e approfondire il colloquio con il creato in cui possiamo ritrovare orme di presenze care come quella di mia madre che io ritrovo nell'Erba Luigia, la pianta da lei più amata, che odora di limoncello e che ha quei fiori esili e forti, metafora della nostra vita. E così la memoria diviene luogo in cui ritrovare altro nutrimento per resistere al delirio di questo tempo. E ti riporto dei versi tratti da "Sottovoce a te madre" con prefazione, pensati, del nostro amato Nazario:
RispondiElimina"... e l'Erba Luisa diafana nuvola
nel turgido verde-emozionale essenza
tra le mani anche dell'aria
a tronco in vigoroso slancio
misura del tempo ormai bruciato
in un anomalo lampo."
E diviene l'immagine e la memoria della madre stessa
"... assente presente accanto a noi
brezza essenza foglie fiori."
E così, concludendo, e ringraziandoti ancora per il tuo viaggio attraverso la mia poesia, ribadisco che la nostra resistenza a questo tempo difficile può avvenire per tutti noi proprio nel conforto-colloquio con la bellezza del creato e con la memoria come rinascita interiore.
Un abbraccio affettuosissimo con tutto il mio cuore,
Maria Luisa