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mercoledì 23 dicembre 2020

LIDIA GUERRIERI: "AUGURI CON BARZELLETTE"

Lidia  Guerrieri,
collaboratrice di Lèucade

Rimando le barzellette di ieri perché le avevo scritte così, alla buona, tanto per  fare una risata, non pensavo che finissero subito su Leucade e  così oggi le ho riguardate: il ritmo scorre bene, ma la formula rimica qua e là era sbagliata perché  nelle stanze  invece che ABABBCCX a volte avevo messo ABBAACCX  e  la barzelletta, come tutte le forme chiuse, deve seguire una formula metrica e rimica precisa e  a volte è facile confondersi. Un paio di anni fa vinsi il premio speciale per la metrica a Imperia con una petrarchesca di 6 stanze ognuna di 15 versi  più il congedo di 4 versi su questo schema (aBCbACCDEeDfDFF-gHGG) e non vi dico quanta attenzione proprio per non  confondere le rime.  Le barzellette di ieri  erano corrette come metrica, quella è difficile che io la sbagli, ma come rime in  quattro o cinque punti avevo invertito; leggendo di fretta non ce ne accorgiamo perché il ritmo trascina e inganna, ma io l'ho visto e così ho corretto e già che ci  sono ne ho aggiunta un'altra  che forse piacerà. E speriamo che questa volta io abbia visto bene... a volte più si guarda e meno si vede . Un abbraccio.

Lidia

 

BARZELLETTA

 

Monna Vanna che pensate

ol labbruzzo in giù' imbronciato?

Che è successo di malnato

sì che tanto mesta state?

 

Ero in cerca di farfalle,

stimatissimo compare,

verso il fondo della valle

dove l'erba fresca appare,

dove il rivo corre al mare,

ma ho trovato invece cacche

delle capre e delle vacche

e diciotto ne ho pestate!

 

Poffarbacco che sventura!

che disgrazia, che disdetta!

che sì nobile creatura

sia rimasta in ciò in bolletta!

ma direi che ho qui, perfetta,

la migliore soluzione:

che cambiate direzione

sì che paga vi troviate!

 

Direzione? Che intendete

forse un qualche nuovo gioco,

dite un po', mi proponete

che mi piaccia almeno un poco?

Di scovare un qualche loco

rosso in rose e bianco in giglio

dov' io trovi sul giaciglio

la Dormiente delle fate?

 

Questo no, Madonna Vanna :

stavo a Voi per suggerire,

di mostrarvi la capanna

dove soggiornò un gran Sire;

ve lo giuro, non ho mire

di mancarvi di rispetto

solo un semplice bacetto

chiedo in cambio, se accettate.

 

Lo giurate? Solo questo?

Son fanciulla assai modesta

non chiedete, dopo, un ...resto,

non ho grilli per la testa

lo vedete dalla vesta

che ho fin troppo in su accollata,

non vi sembro già arrossata ?

dite un po', che ne pensate?

 

Che ne penso? non è bene

troppo caldo alla salute,

che avvampare non conviene!

sono cose risapute,

meglio il fresco sulla cute

e v'è d'uopo a rinfrescarvi

prestamente liberarvi

delle trine che indossate.

 

Sono timida, son casta,

Cosa mai mi proponete!

calze e gonna, questo e basta

toglierò se voi insistete!

Madre santa,! quanta sete

è pesante anche il corsetto

di levarmelo l'accetto,

però voi non mi guardate.

 

Avrò il massimo riguardo

state certa, Monna Vanna,

non vedrò che il vostro sguardo,

non tremate, non ho zanna!

ecco...quella è la capanna,

non c'è il lupo che vi aspetta

e vedrete, mia diletta,

che sollievo poi provate

 

Cederò, ma sconvenienza

non tentate, caro amico!

sono casta, e la decenza

il mio cuore fa pudico,

non ho forze, come un fico

sono inerme e senza spine

sì che, ahimè, dovrei, alla fine

soggiacer se mi assaltate.

 

Se col braccio ora vi cingo

non temete, amica cara!

se pei fianchi ora vi stringo

è perchè voi siete ignara

della strada e l'ombra è amara

dopo il sole e può accadere

di inciampare e di cadere

dunque non me ne vogliate.

 

Tal riguardo mi procura

commozione e in ciò non vedo

vizio alcuno, ma premura!

Mi dà forza e in fondo... credo

che se ai baci mi concedo

se qualcosa ancor mi tolgo

ed in braccio a voi mi sciolgo

chi ne ha colpa ? Ma l'Estate!!!

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LA DIETA

xyyx ababbccx


Per il ventre mencio o duro

assillato dal timore

era sempre dal dottore,

questo è poco, ma sicuro.

 

“Quel che conta è aver creanza!”

l'ammoniva lo scienziato

“ è veleno per la panza

quel che è miele pel palato;

dunque ciò che t'ho appuntato

sempre segui e senza affanni

camperai fino a cent'anni,

questo è poco, ma sicuro!

 

No ai salumi, tutti, in serie:

chè c'è sale a profusione,

fanno tappo nelle arterie

e ti scoppia la pressione!

Nè braciole nè cappone:

niente caci, un uovo solo

tutto ci ha il colesterolo

questo è poco, ma sicuro!

 

C'e' il mercurio, s'è già visto

dentro i pesci e se li vuoi

non ti salva neanche Cristo,

bada che son cazzi tuoi!

Scatolette? Quelle poi,

sono tutte conservanti ...

le aboliamo d'ora innanti

questo è poco, ma sicuro!

 

Col caffe' si va in mattana

e, siccome svegli tiene ,

prendi un dito di tisana

che ti calma e ti fa bene.

Pane e pasta? Non conviene

né i dolciumi nelle diete;

dietro l'uscio c'è il diabete.

Questo è poco, ma sicuro!

 

Tempo un anno ando' su, in cielo

coincidenza o sorte infame?

Strilla Pietro “ per un pelo

mi viè un colpo, e che è 'sto ossame ?

Dice lui .” Morii di fame

m'è rimasto naso e fette,

ma... che analisi perfette!

questo è poco, ma sicuro.”

 

LA CASTA GIOCASTA


( Ovvero " La pasta al dente")

 

Ascoltate, ve ne prego,

la vicenda straordinaria,

la scoperta culinaria

che qui affermo e che qui nego.


E' la storia vera e falsa

della tenera Giocasta

che a buon fine o per rivalsa

poichè vispa ( benchè casta),


e di troppo ardente pasta

dai parenti addirittura

fu costretta alla clausura

contro i rischi di tal fuego.

 

Ma siccome le piaceva

cicce e paste pasticciare

le fu chiesto se voleva

per i frati cucinare

e, al suo assenso, di sfogare

ebbe tempo, ed estro e modo

l'arte sua con zuppe in brodo

salse, arrosti e fritti in sego.

 

Malasorte o fu fortuna?

L'adocchiò fratello Pietro

che un mattino verso l'una

te l'acciuffa dal di dietro

e saltando avanti e indietro

come un giovine capriolo

la ripiega sul paiolo

ed il resto non lo spiego.

 

Alto grida in tale clima

la meschina e la dentiera

ch'era in bocca poco prima,

va a finir nella zuppiera

né la trova, eppure c'era!

Ma chissà dov'è finita!

Beh...sarà più saporita

si consola di ripiego.

 

E così si ricompone

nient' affatto pensierosa

e sul tavolo dispone

la pietanza; deliziosa

tutti trovano ogni cosa!

Questa fu la pasta al dente

dice il libro...oppure mente?

Francamente...me ne frego!

 

  

AUGURIIIIIII

 

4 commenti:

  1. Tu regali sempre molto più di un sorriso, Lidia mia! Sei tempesta e assalto di emozioni variegate, di sensazioni che scaldano e inducono a pensare che in fondo esiste questa corrente di tenerezza, di ironia, di resilienza che rende possibile andare avanti. Non è facile, lo sappiamo tutti. Il tempo trascorso nel limbo è tanto e la sottrazione di vita e di vite continua inesorabilmente. Possiamo affidarci all'equilibrio, come tu insegni, con questi versi cesellati nel granito di un linguaggio perfetto, che rende la Poesia veicolo per ogni messaggio; possiamo affidarci alla fede e soprattutto alla speranza, che posata sulle anime, rappresenta una riserva d'amore. Ogni volta che ti leggo, Amica mia, sono fiera di averti accanto nel cammino dell'esistenza e avverto tutta la mia inadeguatezza rispetto al tuo talento. Sei in volo... su versi che rendono lieve la fatica di vivere. Ti bacio grata e ti rinnovo gli auguri di giorni sereni e degni di te!

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  2. Cara Lidia,
    grazie per questo regalo delizioso, fatto di scherzo, di allegria, con il quale ci doni ritratti colorati e spensierati.
    Per un attimo ci stacchiamo dall'atmosfera che ci circonda e ritroviamo la voglia di sorridere.

    Un caro abbraccio

    Loredana D'Alfonso

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  3. Fantastica Lidia! Buon Natale e grazie per questi genuini sorrisi.!
    Queste sono due perle che non so come hai fatto ad infilare nella scialba collana dei nostri insipidi giorni...
    Qui la poesia è "dietro l'uscio"...come il diabete.
    E tu la fai entrare! Brava!
    Qualche volta ti ho sentito dire che vivi in solitudine domestica...ma vuoi scherzare ! Con uno spirito così sei sempre in spassosa compagnia!
    Ti auguro di riuscire a conservare per sempre questo gran dono
    :l'umorismo!
    Ti abbraccio con tantissimi auguri.
    Edda Conte

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  4. Se sei un'apprendista, cara Lidia, nulla hai da invidiare a poeti più noti di te (magari senza veri meriti). La tua forza, nel campo della poesia, ha due capisaldi: cuore e linguaggio. Il primo è un vulcano, non uno qualsiasi, ma un Vesuvio, cioè esplosivo; il secondo, impastato di fango e luce, ti serve a dire ogni aspetto della vita, da quello più crasso e materiale a quello più nobile e spirituale. Ecco perché, che tu scherzi o faccia sul serio, la tua poesia è sempre di livello, sempre convincente. E se c’è qualcuno che non ancora l’ha ancora capito è bene che provveda. Quanto a questi componimenti, che definirei scherzi o barzellette, si può dire che essi rivelano una brillantezza verbale, metrica e ritmica, oltre che un animo fresco, vivido e genuino. Giovane.

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