Leggo la silloge di poesia "Lentamente", di Serenella Menichetti
Gruppo CTL Editore- 2020
Edda Conte,
collaboratrice di Lèucade
Scorro con lentezza le pagine di questa Silloge, proprio
come si conviene per qualcosa che fa riflettere..
Trovo momenti
sparsi, trovo il pensiero che segue l'assalto delle cose, negli interni
così come all'esterno, sulle strade, tra
gli alberi. Riconosco subito come emblematico
"l'Oggetto" ( ved.
pag. 47.)
Affiorano i ricordi,
prendono vita le cose, insomma emerge quella vita scomparsa che ha lasciato
orme sulle" sedie impagliate intorno
al tavolo di castagno";
tutto riemerge dalla cenere del camino spento, come una mitica Araba Fenice (ved pag 45); cose vive che parlano di vita
vissuta mai dimenticata, cose riportate alla memoria lentamente, come annuncia
il titolo: è solo lentamente che si
riassaporano i ricordi.
In questo
riflettere sul vissuto c'è talora anche la "durezza"
della realtà (ved. pag. 57- e pag . 59),
ma si tratta di una tristezza mite, senza disperazione.
La Poetessa è donna forte, non si abbandona allo
scoramento, non perde mai di vista la realtà. La silloge si legge quasi come un
diario di vita, con gli alti e bassi che sono di ogni esistenza.; si legge
facilmente , con quella partecipazione emotiva che accompagna sempre
un'opera sincera.
Molto significativa
è la breve composizione intitolata
"Solo domande" (pag 35):
Il cielo arrossato
piange lacrime di sangue.
Ogni prato. Ogni
albero. Ogni silenzio. Ogni suono.
Rimasto appeso al cuore
della memoria.
....
-Perché?-
senza risposta.
Scendiamo nelle
bellezze del ricordo.
e più avanti si
leggono, con altro spirito, dei bei versi nella poesia "Ha chioma rossa":
Ha chioma rossa il
giorno fanciullo.
Abbracciato al silenzio
cogliamo petali di memoria.......
Questa prima persona plurale! Questo meraviglioso "noi" che dice
amore, amicizia, comprensione, tenerezza...memorie condivise. La vita insieme,
giorno dopo giorno, anno dopo anno. Anche nella tempesta.
Ved. pag 88 : "Un ponte"
"Tornare là
dove ci siamo lasciati
sulla sabbia calda.
Davanti ad un mare
piano.
Uno tsunami ci ha trascinati in era ignota.
Un salto temporale ha
deviato il percorso del calendario.
L'auto si è inchiodata
davanti al baratro.
Il cambio non risponde
alla retromarcia.
Memori di un passato
lontano
che qualcuno chiama
normalità.
In questo presente
dagli arti mozzati
attendiamo la
costruzione del ponte."
Parole forti, in
questa silloge, versi senza fronzoli,
uno stile maturo e consapevole, fatto di cose e di amore, di saggezze e
riflessioni. Ci troviamo di fronte ad una specie di testamento spirituale lasciato alle figlie e nipoti , citati uno
per uno nella dedica.
In sostanza "Lentamente"
è un'opera che rispecchia in toto la
persona dell'autrice, il suo pensiero diretto e deciso, come è il
suo carattere.
Senza alcuna limitazione di giudizio è un'opera che guarda più alla vita che alla
letteratura.
Mi complimento con l'amica Serenella !.
Edda Conte.
Che delizia leggerti, mio 'seme d'amore', alle prese con Serenella, altra cara, talentuosa Amica! Vai all'essenza, com'è tua consuetudine, cogli il nucleo pulsante dell'Opera, le 'Parole forti, in questa silloge, versi senza fronzoli, uno stile maturo e consapevole, fatto di cose e di amore, di saggezze e riflessioni'. E ci elargisci liriche che testimoniano quanto sia vero il tuo dire, di quanta profondità sei dotata. Eviti gli schemi stereotipati nel recensire, e non potrebbe essere altrimenti... Sai concludere la tua disamina con un'asserzione che farebbe felice qualsiasi Poetessa: "Senza alcuna limitazione di giudizio è un'opera che guarda più alla vita che alla letteratura!"
RispondiEliminaGrazie per questa pagina che è balsamo e levità, ovviamente la mia gratitudine va anche all'Autrice ed estendo il mio 'abbraccio universale' a voi care amiche e al nostro Nume Tutelare!
Sono piacevolmente commossa nel leggere questa tua accurata disamina ai miei testi. Conoscendo il tuo spessore intellettuale e la tua sensibilità, non sono sorpresa di questa tuo sapere entrare nella mia poetica ed estrarne l'essenza. " Un' opera che guarda più alla vita che alla letteratura" una frase in cui mi riconosco. Credo che coloro che scrivono percepiscano il bisogno di estrapolare dall'anonimato, dalla superficialità e dall'indifferenza gli avvenimenti che hanno attirato la loro attenzione. Pertanto ti ringrazio infinitamente, con te ringrazio la cara amica Maria Rizzi e il nostro grande condottiero. Un abbraccio circolare a tutti voi. Serenella Menichetti
RispondiEliminaRingrazio voi, mie care amiche, per le lodi rivolte alla mia ".lettura" . Sì, infatti, la mia non è una completa recensione, ma solo il commento di un aspetto della Silloge di Serenella.
RispondiEliminaLa Poetessa considera vari altri aspetti del panorama esistenziale, anche di carattere sociale, come è sua abitudine. Questo parziale commento è nato per essere un intervento personale in occasione della serata (estiva) dedicata all'Autrice..
A quella serata non mi fu possibile partecipare...
Grazie comunque , Serenella e Maria, per il vostro apprezzamento.
Edda Conte