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venerdì 19 marzo 2021

FRANCESCO CASUSCELLI: "CARO NAZARIO"

Francesco Casuscelli,
collaboratore di Lèucade

Caro Nazario, con l'occasione della festa del papà è maturato il desiderio di scriverti. Qual è il nesso che lega la festa del papà a te, forse è il fatto che la tua presenza con la poesia è costante e vitale nella mia quotidianità. Un padre che si fa parola e custodisce nel segno linguistico la sua forma espressiva che sottrae voce al silenzio e ci sprona a nutrire i nostri talenti per manifestare i volti dell'anima. Secondo Baudelaire ci sono uomini che assumono il ruolo di Numi Tutelari che attraverso le loro parole e i loro gesti sono dei "Fari" e guidano altri uomini nel mare periglioso della vita verso un approdo migliore, un approdo salvifico che traccia un nuovo percorso di vita quale può essere rappresentato dalla poesia. E' sorprendente il lavorio che la parola dei nostri Tutori esercita su di noi, non è una ricerca verso di loro ma sono loro stessi che attraverso le loro parole si mettono al nostro servizio per far emergere l'inconscio nella nostra espressione linguistica. I versi che noi leggiamo e che introiettiamo in noi si mescolano e lievitano nella manifestazione della nostra poesia. I tuoi versi sono  lievito che trasforma la pasta in pane, pane che spezziamo nella condivisione dell'appartenenza alla parola.

Ho ricevuto il corposo volume dell'antologia della Lettura di testi di autori contemporanei, e ti ringrazio moltissimo per l'affettuosa dedica e per il dono prezioso, che testimonia ancora una volta la tua generosità, segno di condivisione che si fa epifania della tua immensità. Tu sei il nostro mare in cui immergersi è rigenerante e permette di scoprire nuove frontiere della parola.

Ti scriverò nei prossimi giorni con una nota di lettura di questa meravigliosa opera.

Ti ringrazio ancora, e tanti auguri all'uomo che ha saputo essere un figlio amorevole e un padre affettuoso e al poeta che non smette di tracciare il solco della vita che contiene l'uno e l'altro nella coniugazione feconda dell'amore.


Un grande abbraccio

Francesco

 

4 commenti:

  1. Francesco caro, credo che con questa lettera d'amore hai dato voce a ognuno di noi. Se esiste un Esempio di pater familias, custode delle memorie degli antenati e 'faro' dell'attuale famiglia biologica e della numerosa famiglia acquisita è proprio Nazario. Con commozione ho notato che il soprannome di Nume Tutelare, che gli diede il grande amico Alfonso Angrisani e che la sottoscritta e molti altri hanno fatto proprio, sembra consono anche a te. In effetti Nazario è il Poeta, l'Uomo e l'eterno fanciullo, che veglia su ognuno di noi, che in un anno particolare, durissimo, di distanze e assenze di contatti, ci ha riuniti con amore e dedizione nella sua Isola incantata, dove abbiamo l'opportunità di esprimerci, di ritrovarci, di conoscere nuovi amici. Mi ritrovo in tutto ciò che dici, Francesco, e levo il mio umile canto a quest'Uomo che ha saputo rimanere umile, come i veri grandi, che sa sorridere e stupirsi, che è dono in ogni manifestazione... Grazie a te, amico mai conosciuto di persona, eppure caro al mio e ai cuori di tanti e grazie al "Faro", che fuga ogni tempesta e ci illumina quotidianamente. Il mio abbraccio circolare si estende a tutti gli amici del blog.

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  2. Caro Francesco ho da ringraziarti di cuore poichè in questa lettera augurale che hai inviato al nostro Grande e amato Prof. Pardini mi sento parte integrante e totalmente coinvolto. Ti sei fatto -porta bandiera- di noi tutti del blog e pertanto mi associo ancora totalmente al gesto ed al pensiero che tale lettera vuole esternare al Nostro Timoniere unico e capace a reggere le nostre sorti culturali-poetiche. Credo di aver sbandierato ai quattro venti che Leucade (che lo personifica) mi ha aperto e meglio spalangato, le porte verso la vera cultura poetica che mi ha consentito di arrivare dove sono arrivato con i consigli, gli ammonimenti, suggerimenti e molto altro che il mio Maestro mi ha elargito paternamente. Grazie Prof. Pardini e grazie a Te Francesco. Pasqualino Cinnirella

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  3. RICEVO E PUBBLICO

    Al nuovo amico Francesco

    Ho letto con estremo piacere la lettera che ha scritto a Nazario e le sue parole di sincero affetto hanno fatto riemergere dal mio intimo sentire le medesime sue emozioni, sempre latenti nel mio cuore ma incapaci di esprimersi con parole sufficientemente espressive. L’affetto ed il rispetto che nutro nei confronti di Nazario, poeta sensibilissimo in ogni sua espressione, non hanno limiti. Il nostro Nume tutelare è un uomo di eccezionali qualità, umane e culturali ma soprattutto di ineguagliabili potenzialità altruistiche. Per queste ragioni noi tutti lo amiamo così come lui ama noi.Tutti noi che approdiamo al suo Scoglio sappiamo che il nostro Condottiero ci accoglie ospitandone i nostri pensieri, valorizzandoli con i suoi commenti e consentendo un proficuo scambio di opinioni e lirico arricchimento reciproco. Essendo coetaneo di Nazario, la mia non più verde età, mi consente il privilegio di poterlo definire affettivamente fratello e sentirmi onorato di essere a lui legato da quella sincera amicizia che mi ha donato senza remore al primo incontro.
    Grazie Nazario di essere mio mentore nell’abbraccio delle muse della poesia oltre che maestro di vita per tutto ciò che la tua esperienza mi ha trasmesso e di cui io ho fatto prezioso bagalio .
    Con sincero affetto.
    Lino D’Amico
    P.S. Buona festa del papà

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  4. Esprimo il mio più profondo ringraziamento agli amici che si sono uniti a me nel tributare l'affetto meritato verso Nazario. Ringrazio quindi, Maria, Pasqualino, Lino e tutti quanti hanno letto e si sono sentiti in risonanza con quanto ho espresso.
    Un caro saluto a Nazario e a tutti gli abitanti di Lèucade.
    Francesco

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