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domenica 30 maggio 2021

MARCO DEI FERRARI: "CAPRICCI DI MAGGIO PISANO"

CAPRICCI DI MAGGIO PISANO

Marco dei Ferrari,
collaboratore di Lèucade






Sole di rabbia insabbi

sibilo di luce sforacchi

tardi t'accorgi maggio sfilarsi

inquieto capriccio di giostre svettanti

nuvoli sereno sventoso annuvoli

anima d'Arno strascicchi

per mare dubbioso t'inceppi

bivacchi da bersi rannubi

chiose spilucchi d'antichi guerrieri

gnomiche storie che notti sparpaglie

assonnano ignote

involarsi folleggi di Ponte

silenzi visuali che spioggia sbugiarda

tramonti d'inganni serali

maggio bagnato... divelto... bruciato... prescelto...

sfolgori lucciola vana

brunello di sorsi t'indori

rimbalzo d'aromi disgeli.

                                               Marco dei Ferrari

1 commento:

  1. Marco caro, segue proprio l'onda avvolgente di un maggio capriccioso questa lirica, nella quale con il tuo stile inconfondibile, ti rivolgi al mese in questione in seconda persona, rendendolo umano e realizzando, quindi, un'operazione singolare e di grande forza espressiva a livello poetico. Il maggio, naturalmente, è 'pisano'... ci hai abituati a vedere la città in cui hai messo radici, tramite i tuoi versi e con costanza encomiabile, continui. Mi piace citare il verso: "maggio bagnato... divelto... bruciato... prescelto...", in quanto trovo sia magnifico e inquietante. Ci trascina in una vertigine sensoriale e rende vivibile il tempo che descrivi. Grazie Marco, mi scuso per i miei limiti nella capacità di lettura del tuo lirismo. Abbiamo amici capaci di calarsi in modo più corretto nella tua corrente di pensiero. Io vado a fior di cuore e credo tu lo sappia da sempre e riesca a capirmi e a volermi bene lo stesso, come te ne voglio io!

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