Lidia Guerrieri,
collaboratrice di Lèucade
Caro Professore, vorrei sottoporre alla Sua attenzione questo amico poeta: FEDERICO CINTI, professore di Lettere in un Liceo Scientifico di Bologna. Federico è un profondo conoscitore della metrica ed un esperto anche nel campo della metrica barbara. E' poeta sensibile e appassionato, dal ritmo impeccabile e dal lessico raffinato. Ha una memoria formidabile che lo aiuta tanto nell'insegnamento dato il suo problema di vista. Quanto a conoscenza dei classici italiani, latini e greci ha pochi rivali. Infaticabile, sta preparando uno studio sulla metrica barbara in Pascoli e lavora a vari saggi. E' persona colta, gentile, serena, modesta, di profonda, saldissima fede. Le mando quattro poesie sue tanto per dare l'idea...Ho per lui affetto e stima perchè merita l'uno e l'altra. le mando qualche sua poesia sperando che anche a Lei sembri adatto ad approdare sull'Isola. Un abbraccio-
1.
AEREI PETALI DI ROSA
E in questo mare languido mi manca
la tua voce, il tuo sguardo di dolcezza,
immagine di un’anima ormai stanca
sopra l’azzurra linea della brezza.
Addio non fu. L’antica tenerezza
trattiene il cuore. Il mondo intorno
arranca,
oggi e per sempre. La magia si spezza,
raggio lontano, antica vela bianca.
Nel sole il guizzo eterno di ogni cosa
attende senza fine il compimento
del vero, ora riflesso in uno specchio.
Addio non fu. Sarà nel nuovo il vecchio
mistero, il senso estremo che nel vento
echeggia, aerei petali di rosa.
2.
GIORNO D’ESTATE
Affiora arcana all’anima
un’aura di dolcezza indefinibile:
già fu nella memoria
un tempo dileguato oltre ogni limite.
Rivedo aeree immagini
in controluce, su uno sfondo tenue,
appeso quasi all’attimo,
come chi, per un fragile incantesimo,
ha sognato il miracolo
indicibile, il mare azzurro al lucido
alito a cui s’increspano
riflessi liquescenti d’oro tremulo.
Ancora brevi brividi
vagano in cielo sulla nera linea
adagiata sul concavo
nulla in cui tutto sembra tra le nuvole.
Nel cuore si dissolvono
i dubbi, le incertezze: solo gioia
nell’ora che dilegua
inerte in questo giorno di tripudio.
3.
SOLSTIZIO
Esile velo sull’azzurro il vento
chiama al suo soffio l’anima sospesa,
caducità dell’attimo, tormento
etereo che dilegua nell’attesa.
S’allaga il cielo, lucida distesa
oscillante tra il nulla e il nuovo evento:
lassù, vinta anche l’ultima difesa,
si stempera ogni corsa a passo lento.
Tutto giace. In un languido bagliore
il sole si è adagiato ad ascoltare
tra gli alberi le tremule cicale.
Il tempo è fermo. A nulla adesso vale,
ultima riva, l’infinito mare
mosso dalle onde placide del cuore.
4.
SOGNO IL TUO VISO
Sull’azzurro uno sbuffo di colore,
ombra di un’ombra assorta sul contorno:
gli alberi al vento frusciano dintorno
nenie ignote sul languido torpore.
Orme di voci affiorano nel cuore,
impalpabili attese di un ritorno
lontano, lievi immagini d’un giorno
tra il tutto e il nulla, l’anima d’un
fiore.
Un’eco, tutto qui, riso d’un riso
oggi non più sentito, gioia rara,
vana dolcezza sulla via smarrita.
Il tempo fugge insieme con la vita
senza mai soste. Un soffio ci separa
o ci unisce, chissà: sogno il tuo viso.
Federico Cinti
Lidia mia, hai fatto un grande Dono a noi abitanti di Leucade presentandoci un Poeta di simile levatura. D'altronde, conoscendoti, non potevi porre all'attenzione del nostro Capitano e di noi lettori un artista qualsiasi. Le liriche di forte eco carducciano, anche in virtù dell'amore per la metrica barbara, ovvero
RispondiEliminadella metrica quantitativa dell'antichità classica, basata sulla lunghezza delle sillabe, che caratterizzò le sue Odi, sono di una musicalità travolgente e viaggiano sul registro di una malinconia simile a dissonanza, a un ritmo alterato. Mentre fuori tutto accade con un vertiginoso ritmo da cascata, dentro c’è una lentezza esausta da goccia d’acqua che cade di tanto in tanto e restituisce l'incanto del sogno.
"Il tempo fugge insieme con la vita
senza mai soste. Un soffio ci separa
o ci unisce, chissà: sogno il tuo viso"
Esaustiva la chiusa dell'ultima lirica. Un Poeta della nostalgia lieve, del tempo che non sottrae la magia del
bello. Ringrazio ancora Lidia e il Poeta Federico Cinti e li stringo entrambi ammirata.
Ancora una conferma per Federico Cinti con questa bella presentazione di Lidia. Il Prof. Cinti è secondo classificato al Concorso Internazionale Modernità in metrica 2020-2021 con la splendida opera "Dialogo con mio padre". Naturalmente Nazario Pardini è giurato in questo concorso che non poteva lasciarsi sfuggire tanta maestria. Grazie!
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