Giusy Frisina,
collaboratrice di Lèucade
DISTRUZIONE
Noi senza forze
Mentre la Terra brucia
E la peste dilaga...
Il mondo senza sosta
Sembra eterno
Ma non sa
Quanto noi sappiamo
Eppure non basta sapere
Per salvare il mondo.
E incapaci di ogni reazione
Saltiamo impazziti
Tra mille virus mutanti
E le onde che vegliano
Dicono noi ci siamo sempre
Prendete dei secchi
Fate qualcosa
Il male stesso avanza
E il calore distrugge
E poi dicono guardate
Quanta indicibile bellezza
Ma che fareste se
All'improvviso si perdesse
Anche il mare?
GF
Amica antica e illuminata, proprio oggi ascoltando le notizie degli incendi che divampano in tutta la Penisola e boccheggiando per il caldo, pensavo che queste storie peggiorano di anno in anno. Tu lasci che a invocare noi uomini di salvarlo sia il mare in prima persona. E crei suggestioni pazzesche. Mi hai trafitta con l'intero grido d'amore e di disperazione e l'eco dei tuoi versi ha raggiunto il cielo neila chiusa, che è lirica in se stessa. Sei la voce della Natura e della Storia. Ti stringo forte al cuore insieme al nostro Capitano e ne approfitto per augurare a tutti gli isolani giorni sereni, nonostante l'allarme rosso.
RispondiEliminaCara dolce amica antica, sai che per noi il mare è salvezza, quindi lui solo può aiutarcI a salvarlo e a salvarci dalla distruzione e dal male che avanza. Un bacio a te e al Capitano. Giusy
EliminaCara Giusy
RispondiEliminaCome sempre le tue liriche sono di grande potenza....siamo veramente senza forze mentre la Terra brucia e il male avanza...il male che lo stesso uomo ha creato. Le onde del mare ci cullano, sono eterne, ma cosa succederebbe se ci rapissero anche il mare?
Grazie per questo dono, per questi versi inquieti ed inquietanti.
Un abbraccio a te e al nostro Nume tutelare che protegge la sua Isola incantata!
Loredana D'Alfonso
Grazie cara Loredana che cogli sempre il senso vivo delle parole...E' grazie a te e agli amici di questo blog, con la nostra straordinaria guida, che si può sperare ancora...Un abbraccio.Giusy
EliminaLascia che ti ringrazi, cara Giusy.
RispondiEliminaCome dovrebbero farlo tutti coloro che hanno a cuore la propria "casa". Quegli uomini "senza forze" - come tu giustamente sottolinei - che si stanno rendendo conto che "non basta sapere / per salvare il mondo".
Resta inascoltato, amica mia, il grido che Socrate elevò di fronte alla giuria che lo avrebbe condannato poi a morte.
I sofisti, al pari degli odierni tuttologi, invece, pretendono di sapere tutto, con i risultati che sono sotto i nostri occhi. Quelle onde del mare, che "vegliano", che "dicono noi ci siamo sempre", quelle onde sapevano? O, forse, hanno sempre saputo di non sapere, prendendo spunto da questa consapevolezza per conoscere davvero?
Bisognerebbe chiederlo a quelle persone che, Wildianamente, " sanno tutto e purtroppo questo è tutto quello che sanno", che cosa farebbero se "all'improvviso si perdesse / anche il mare"
Sandro Angelucci
Se ci si rnde conto, caro Sandro, che l'approccio è più pratico che teorico, è forse già qualcosa. Lo dice una che ha sempre preferito la teoria alla prassi ma che sta cambiando strada...Che ne sappiamo, infatti, delle nostre origini e finalità?...Però osserviamo quel che accade e ci indigniamo. Da qui ripartire forse...Grazie a te che mi leggi e che mi dai spunti ulteriori di riflessione sempre. Giusy
EliminaRICEVO E PUBBLICO
RispondiEliminaNon ho il piacere di conoscerla personalmente se non tramite le sue presenze sul blog e desidero esternare i miei complimenti per i versi della lirica dal titolo emblematico che affronta con sensibile emotività un importante tema di attualità, le cui conseguenze, se non affrontate immediatamente, produrrebbero esiti catastrofici portando l’umanità nuovamente a camminare carponi, vestire pelli d’animali e cibarsi di carne cruda. E’ ampiamente dimostrato che negli ultimi due secoli lo sviluppo tecnologico ha prodotto più danni all’eco sistema di quanti ne ha subiti il nostro pianeta sin dai primordi. L’auspicio è che il suo sentire, gentilissima Giusy sia urlo nelle stanze di chi sa ma non agisce perché i parametri che reggono il sistema globale come economia, potere, interessi, ideologie, non viaggiano su binari paralleli. La mia verde età e quella dei miei coetanei non farà parte di questo prossimo oscuro futuro, ma i timori sono rivolti alle nuove generazioni, forse addirittura ai figli dei nostri nipoti, che andrebbero incontro al dolore di non godere del bene immenso che ci è stato dato e che noi abbiamo tradito, A lei, gentilissima Giusy, esprimo la mia stima con un forte abbraccio e porgo un saluto particolare al nostro Nocchiere Nazario.
Lino D’Amico
La ringrazio dell'affettuosa attenzione, si il mio è quasi un grido disperato, non so chi lo ascolterà ma credo ora più che mai nella funzione civile della scrittura, che nel mio piccolo vuole essere almeno un momento di riflessione condivisa su quanto stiamo combinando...Ricambio l'abbraccio. Giusy
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