Iginia Mignosi
OPERE SCELTE
Recensione di Maria Rizzi
Non mi
sono mai cimentata su un’Artista figurativa e il meraviglioso testo Iginia Mignosi
“Opere Scelte” di Guido Miano
Editore, dedicato alla mamma da Maria Elena, figlia della Pittrice e Musicista
e, a sua volta dotata del dono di creare musica con i versi, mi ha procurato
un’autentica sindrome di Stendhal, nel senso figurato del termine. Ho avvertito
una lunga vertigine emotiva unita a un senso di inadeguatezza. I testi critici
di Michele
Miano e di Nazario Pardini sono stati illuminanti sulla
vita dell’Autrice e sulle predilezioni artistiche. In modo superbo Michele Miano
traccia una mappa delle correnti alle quali si è idealmente affidata l’Artista:
l’impressionismo, il post - impressionismo, il realismo nella seconda metà del
Novecento e infine il romanticismo. Leggere che Iginia Mignosi attuasse la
magnifica commistione pittura - musica mi ha legata indissolubilmente all’anima
di questa donna. Mi chiedevo come potesse ispirarsi alle sue Opere per creare
melodie, ma appena ho cominciato a scorrere le pagine e ad ammirare i quadri ho
preso coscienza che la musica era già scritta.
La
prima tela ha come titolo addirittura “Incantevole
melodia del ruscello”. Sulla foto del quadro ho visto nitido il
pentagramma e ho ascoltato le note che
Sono
rimasta molto colpita anche dalla tendenza dell’Autrice a decorare le tele con
titoli che si potrebbero definire dediche, come nel caso di “Sguardo profondo e premuroso nel volto di donna”.
Il ritratto sembra sottrarsi a ogni corrente, è un unicum, che mi ha spinta
sulla scia di una famosa espressione di Josè Saramago: «Ho passato la vita a guardare negli occhi della gente, è l’unico luogo
del corpo nel quale forse esiste ancora un’anima». Condensata all’interno
di uno sguardo si può cogliere davvero tutta l’interiorità di una persona e la
donna dipinta dalla Mignosi mi ha carezzata con la dolcezza di una
madre, nonostante rappresenti una figura femminile nel fulgore dell’età matura,
non senile. I colori a olio di questa straordinaria Artista attraversano un
lungo periodo storico, il nostro Novecento, trafitto dalle tenebre della guerra,
dalla lenta ripresa economica e psichica e dal cosiddetto boom economico degli
anni sessanta. In molte tele si ha la percezione del bisogno di uscire dal
buio, dalla paura. “Sognando l’oriente”, “Contemplando il sereno”, “Sognando mondi incantati”, “Frammenti di infanzia”, per esempio, le ho
vissute come espressioni di fuga, di ritorno al periodo dell’esistenza in cui
si celebra il delirio d’onnipotenza, ovvero la fanciullezza, di attesa di pace.
I quadri sono caratterizzati da immagini di neve e di vento, che rendono i
paesaggi specchio della violenza perpetrata non dalla natura madre - benigna,
ma dall’uomo. Subentra in queste Opere il tocco neo - realista, in
contemporanea con l’esplosione di questo genere nella letteratura e nella cinematografia.
In realtà l’Autrice non tende a discostarsi dal suo stile originario,
soprattutto nei paesaggi, ma adotta tinte infuocate, sanguigne, che mettono in
risalto il vento e i lampi che hanno agitato e continuano a smuovere le fronde
della sua e di tutte le altre anime.
Nella
fase che Michele Miano ha definito ‘romantica’ si avverte che comincia a
esaurirsi un periodo dell’esistenza dell’Autrice e, di conseguenza, a
riassestarsi la sua ispirazione artistica. Si materializza l’urgenza di abitare
altri luoghi della pittura, sereni, rilassanti, pervasi di dolcezza. Il
cambiamento si evince dalla tela “Accenno di
primavera” e diviene più concreto in “Coriandoli
di colori”, “Cigno bianco”, “Dal
balcone”. Quest’ultimo quadro è una sinfonia di colori e veicola
un messaggio di grande speranza. Il balcone è la finestra fiorita sul mare,
ovvero sulla libertà dell’infinito. Nelle ultime Opere è proprio l’immensa
distesa azzurra la protagonista delle tele della Mignosi. Le scene di barche a
vela, di sponde selvagge si sostituiscono a quelle campestri. La natura
continua a prevalere sull’uomo e nel quadro “Cullati dalle
onde del mare” è usato uno sfondo dorato che mi è sembrato
simbolico, un’allusione all’irraggiungibile, alla sfera celeste.
Prima
di terminare queste pagine di umili ‘suggestioni’ desidero complimentarmi con
la famiglia Miano per l’impegno profuso in questo libro, che lo rende un
gioiello da collezione, e abbracciare idealmente
Maria Rizzi
Iginia Mignosi, Opere scelte, Guido Miano Editore, Milano 2021, pp. 60, isbn
978-88-31497-60-2, mianoposta@gmail.com.
RispondiEliminaRICEVO E PUBBLICO
Ottimo l'esordio dell'amica carissima Maria Rizzi nel campo della critica figurativa, con "Opere scelte" di Iginia Mignosi (Guido Miano Editore), dove l'Autrice attua una magnifica commistione fra pittura e musica.
Congratulazioni all'Autrice, un abbraccio a Maria che sempre più chiaramente svela le sue doti di critico, dimostrando che con la sua sensibilità eccezionale riesce a leggere le anime non solo attraverso la parola scritta, ma anche dai tratti che i pittori imprimono nella tela.
Estendo l'abbraccio anche al nostro instancabile Nume tutelare che protegge la sua Leucade!
Loredana D'Alfonso".
Mi complimento vivamente con Maria per questa sua prima e brillante prova critica in campo artistico, sulla scorta di studiosi collaudati ed eminenti quali Nazario Pardini e Michele Miano. L'amica mostra di padroneggiare sapientemente la materia di cui tratta, facendo riferimenti molto appropriati, in primis all'impressionismo e al post impressionismo che segnarono le origini dell'intero movimento di rigenerazione artistica del Novecento, e successivamente al Neorealismo che segnò momenti fondamentali nella cultura non soltanto visiva dei nostri tempi. Tappe importantissime nel processo e nell'evoluzione assai contrastata del mondo contemporaneo, giunto al cosiddetto "pensiero debole" (sic),
RispondiEliminaalla "società liquida" e alla globalizzazione che ben conosciamo. Ad maiora.
Franco Campegiani
Carissimo Franco, ogni tua parola è onore. Tu vivi d'Arte e di critica d'Arte da una vita e sei stato uno dei fari che ha illuminato il mio umile cammino. Grazie di cuore! Ti stringo.
EliminaLory adorata, ti ringrazio con tutto il cuore del bellissimo commento, il merito va tutto alla Pittrice, che racconta la storia della sua esistenza attraverso le tele. Approfitto dell'occasione per porgere i miei sentiti ringraziamenti agli amici di Miano, alla figlia dell'Autrice, Maria Elena, e al nostro Nume tutelare che mi ha dedicato sublimi parole. Vi unisco tutti nel mio caldo abbraccio circolare.
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